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Eventi | 27 giugno 2020, 10:55

"L'unica vera star internazionale d'Italia": a Torino i 700 anni dalla morte di Dante

Programma di convegni, mostre, spettacoli, retrospettive, letture della Divina Commedia e percorsi enogastronomici. A fine 2020 già un'anticipazione cinematografica. Il rettore Geuna: "La sua poesia ci aiuta oggi"

"L'unica vera star internazionale d'Italia": a Torino i 700 anni dalla morte di Dante

Un comitato scientifico multidisciplinare e un calendario lungo un intero anno per parlare da Torino al mondo di Dante Alighieri tra storia, mito e influenze culturali e artistiche. È stato presentato ieri il ricco calendario di eventi “Dante SettecenTO” in occasione del settecentenario della morte del sommo poeta, che ha visto la collaborazione di Università, Società Dante Alighieri, e Società Dantesca Italiana, Politecnico, Città e numerosi altri enti e istituzioni, per quella che sarà una fittissima agenda di eventi, congressi, performance e mostre diffuse sul territorio per tutto il 2021. 

L’intento è di celebrare la figura del Poeta attraverso una programmazione che unisca alle finalità scientifiche quelle divulgative e di intrattenimento di qualità. Un ventaglio di proposte capaci di sintetizzare l’impatto trasversale dell’immaginario dantesco sulla cultura europea e non solo, contribuendo al rilancio di un settore - quello culturale e didattico - ora in profonda crisi. 

Dante è l’unica vera grande star internazionale italiana - ha detto il presidente della Società Dante Alighieri Giovanni Saccani -. Pensiamo solo alle sue traduzioni, presenti in tutti i ceppi linguistici del mondo. Ancora adesso, nei circa 500 comitati della Dante, le prove di italiano sono dedicate alla lettura di passi della Commedia. Uno dei primi scogli affrontati come comitato scientifico è stato questo: Dante si può declinare in tantissimi modi, così siamo riusciti a costruire i nostri eventi dividendoli in 8 tematiche: convegni e conferenze gestiti ds università, spettacoli teatrali e musicali, cinema, letture e performance dantesche, mostre temporanee, eventi per ragazzi nelle scuola, attività commerciali ed editoriali. Speriamo di poter iniziare dalla fine di quest’anno”.

La sua è una poesia che parla direttamente al cuore del lettore - ha aggiunto il rettore di Unito Stefano Geuna -. Ciascuno ne coglie un’emotività passionale, soggettiva che rende l’opera artistica unica e irripetibile”. 

Dante - ha proseguito - è autore complesso. Il bello dell’evento è che non solo ci invita a riscoprirlo, ma anche rivalutarne l’esegesi, con un approfondimento che arricchisce l’esperienza percettiva ed emotiva che ci dà la lettura. La difficoltà del viaggio e dell’avventura narrate nella Commedia non solo del passato: riscoprire l’opera e i suoi contenuti oggi ci può portare a riflessioni importanti per affrontare la situazione attuale. Speriamo di poter coinvolgere i giovani nel modo più intenso possibile. Ci sarà la possibilità di imparare sempre di più”.

Tra i convegni in programma, si indagherà i molti riusi poetici novecenteschi e dell’inizio del nuovo millennio della Commedia, soffermandosi su quegli autori che sono stati anche esegeti e hanno ribadito che il capolavoro dantesco si pone come un paradigma irrinunciabile per la comprensione della complessa tragicità del Novecento. In un altro saranno protagonisti metodi, contenuti e strategie didattiche per la proposta dell’opera dantesca agli studenti dei corsi di laurea di ambito umanistico. “Mirabili visioni” sarà invece realizzato in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, il Centro di Produzione Rai Piemonte e altre università italiane e internazionali, per esplorare l’influenza di Dante, della sua biografia e della sua produzione letteraria nell’ambito dei media audiovisivi (radio, televisione, videogame, web ecc.), dalle origini del cinema ai più recenti sviluppi delle culture digitali. E, ancora, la musica ai tempi di Dante, lo studio dantesco del tempo e dello spazio. 

Siamo di fronte a una figura talmente poliedrica che va declinata in tutti i modi possibile, per coglierne appieno il messaggio - ha spiegato Donato Pirovano, professore ordinario di Filologia e critica dantesca dell’Università di Torino e membro del comitato scientifico -. La complessità della sua opera fa sì che artisti, scienziati, storici, politici possano leggerlo e proporre sempre qualcosa di nuovo da dire. Pur essendo una poesia di un uomo del medioevo, sa parlare oggi al cuore di tanti”. 

Attesissimo lo spettacolo teatrale di Massimiliano Finazzer Flory, basato su testi danteschi, con un allestimento che prevede la proiezione dei disegni di Franco Zeffirelli dedicati all’Inferno. Show innovativo, che unisce varie discipline con un impianto scenico grandioso, AME, della compagnia di nouveau cinque Les Farfadais, coinuga la spettacolarità di un grande kolossal con un taglio intimo e d’autore.

Nell’anno di Torino Città del Cinema, non poteva poi mancare una retrospettiva a tema, con una una selezione di film su episodi della vita di Dante, pellicole che adattano o reinterpretano la Divina Commedia; opere sui suoi personaggi o altri contenenti citazioni e rimandi. A integrazione della rassegna, si prevede la presenza di registi e attori di rilievo che presentano i loro film legati a Dante (per esempio Peter Greenaway) e l’organizzazione di due sonorizzazioni live di film muti di argomento dantesco oggetto di recente restauro.

Gli studenti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino organizzano poi un ciclo di letture dedicate ad alcuni canti del Purgatorio

Ed è in fase di allestimento una mostra temporanea, a cura di Roberto Mastroianni, presidente del Museo Diffuso della Resistenza, dove gli artisti saranno chiamati a realizzare opere capaci di restituire in modo visuale e installativo porzioni del testo dantesco in relazione a riferimenti culturali, religiosi e poetici differenti, tenendo assieme il registro alto e quello popolare. Il supporto comune per tutti i partecipanti saranno i cento fascicoli non rilegati della Commedia di un’edizione degli anni Settanta della Fabbri Editori. Agli artisti verrà assegnato un canto dantesco per la realizzazione di un libro d'artista e un’opera a esso ispirata. 

L’arte visiva - ha commentato Mastroianni - è un genere della produzione culturale molto particolare, che qui riguarda la costruzione narrativa di elementi immaginari dove la relazione tra curatore e artista è fondamentale, per trasportare nel contemporaneo anche contenuti passati. So che questo periodo provocherà una stretta nelle norme e nell’accessibilità, ma la parte immaginifica delle mostre è ineludibile. Dante senza la sua capacità di evocare immagini, non sarebbe così potente ancora oggi, nella sua capacità di aver istituito e definito la nostra enciclopedia visiva attraverso i secoli”. 

 

Non mancheranno poi gli appuntamenti editoriali e le attività didattiche per le scuole, le declamazioni dei Canti nei tanti idiomi degli studenti stranieri a Torino e il primo ufficiale Dantedì (25 marzo 2021) con un esclusivo e provocatorio “Processo a Paolo e Francesca”. Infine, un’attenzione anche al rilancio del commercio, tra concorsa per etichette vinicole e maestri cioccolatieri, cui si somma l’ipotesi di organizzare un “girone dei golosi” in collaborazione con Eataly.

Il primo evento in partenza già a fine 2020 dovrebbe vedere protagonista il cinema: una maratona di cento film, uno per ciascun canto della Divina Commedia. 

Manuela Marascio

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