Velocizzare e sburocratizzare per sbloccare le grandi opere ferme. È determinato a far valere la propria posizione Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. Per dare un’altra velocità a tre opere fondamentali come il Tav, l’Asti-Cuneo e la Pedemontana, il Governatore ha chiesto di essere audito dal premier Giuseppe Conte.
Intanto, in attesa di un incontro formale, al termine del confronto con le realtà del mondo produttivo locale, la Regione Piemonte ha chiesto al Governo di nominare tre commissari speciali, ad hoc, uno per ogni opera strategica. La Tav, la Pedemontana e l’Asti-Cuneo sono infatti infrastrutture ritenute fondamentali per la ripartenza del mondo produttivo e del lavoro in Piemonte. Ecco perché, vista la rilevanza, secondo Cirio necessitano di commissari ad hoc.
Secondo Cirio, il paradosso piemontese sta nell’avere opere già finanziate ma ferme o parzialmente ferme come la Tav: “Abbiamo infrastrutture finanziate, ma non abbiamo la capacità di spedire queste risorse”. Da qui la necessità di istituire figure che possano seguire e velocizzare i cantieri: “Non abbiamo pretese sulle nomine dei commissari, ci interessa poco chi sia il candidato” spiega il presidente della Regione Piemonte. “Certo, se per la Tav dovessimo suggerire qualcuno, la nostra preferenza cadrebbe sul Prefetto di Torino, Claudio Palomba”.
Cinque i punti di cui il Piemonte ha bisogno, secondo la Giunta Cirio: regole e poteri speciali per realizzare le opere in tempi immediati, accelerare il processo di realizzazione degli interventi strutturali, accelerare le procedure tecnico amministrative, garantire ai cittadini e alle aziende il rispetto dei tempi previsti per la realizzazione delle opere e permettere ai lavoratori di lavorare in ambienti sicuri.
“Dobbiamo andare avanti e sfruttare il ruolo anticongiunturale del settore delle costruzioni per dare lavoro e per risollevare tutta l’economia regionale, come riconosciuto dalla Regione. Se si ferma l’edilizia si ferma tutto, per questo c’è urgenza di intervenire ed è importante che il Governo si occupi di aspetti essenziali e non solo formali", ha dichiarato Mauro Piras, Vice Presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta al termine dell’incontro.
“Ho proposto al Presidente Cirio di presentare al Governo, che entro settembre deve presentare il Piano x i fondi Recovery Found, un Piano Piemonte che finanzi le infrastrutture più importanti come tutte le opere connesse alla realizzazione della Tav e all’incrocio con il Terzo Valico, la Linea 2 della Metropolitana di Torino, il collegamento ferroviario Porta Susa-Aeroporto, la tangenziale Est e le iniziative del Manifacturing Center e la politica industriale dell’auto e della mobilità del futuro” è il pensiero di Mino Giachino.
Nei prossimi giorni una delegazione piemontese partirà per Roma con la richiesta di istituire i commissari con poteri speciali. Intanto, il 31 luglio, la Regione Piemonte parteciperà a un incontro bilaterale con la Liguria per fare il punto sulle opere “in comune" da realizzare.