"La relazione della Corte dei Conti europea e la presa di posizione del nuovo sindaco di Lione hanno mandato tilt la lobby Sì Tav. Lo dimostrano le reazioni surreali di Cirio: da alfiere dell'autonomia piemontese ad acceso sostenitore di un commissario, stabilito a Roma, per il Tav. Dovrebbe piuttosto preoccuparsi della Sanità piemontese e garantire ospedali, personale sanitario e scuole sicure per i nostri studenti. E’ sufficiente ascoltare i sindaci per comprendere che sono queste le priorità, non un'infrastruttura nata vecchia e dai costi ambientali enormi". A dirlo è la consigliera regionale a 5 Stelle Francesca Frediani.
"Non da meno l’assessore regionale all’Ambiente Marnati. Anzichè interrogarsi sulle evidenze rilevate dalle Corte dei Conti UE rispetto alla negatività dell’impatto ecologico dell'opera, recita le solite litanie delle madamine Sì Tav".
"Come se non bastasse si organizzano raduni di politici e portatori di interesse per raccontarsi la solita e vecchia favola del TAV che porta sviluppo e futuro. Un teatrino completamente avulso dalla realtà, segno di una classe dirigente che ancora non ha capito in quale direzione stia realmente girando il vento, innamorata com'è del cemento e delle grandi speculazioni. Il Tav va fermato adesso: il Governo dia un segnale di svolta e cambiamento in una direzione di sviluppo realmente sostenibile".