Le condizioni di vivibilità interna al carcere di Torino sono rese precarie dalla persistente insalubrità degli ambienti. Le docce presentano muschio sulle pareti di un verde cangiante una sorta di orto verticale. I padiglioni sono popolati di blatte tanto da far temere seriamente per la salute di tutti, oltre a cedimenti strutturali preoccupanti: caduta di calcinacci e copiose infiltrazioni d’acqua. La struttura presenta muffa in ogni dove. La situazione è seria e drammatica.
A dare la notizia è l’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci, che aggiunge:"Le condizioni del carcere di Torino dovrebbero ritornate nell’alveo dei basilari principi di igiene e salubrità soprattutto in questo grave momento di pandemia a tutela della salute di tutti. Chiediamo dunque una Ispezione urgente da parte dei N.A.S., dell’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica e del V.I.S.AG. di Torino del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria affinché accertino, con urgenza, l’agibilità e le condizioni igieniche della struttura a tutela della salute di tutti che allo stato viene seriamente compromessa per l’intera comunità penitenziaria. L’Istituto ricorda le vecchie prigioni del terzo mondo".
"L’Amministrazione non può rimanere silente e non può esimersi dall’intervenire e garantire quelle basilari condizioni igieniche idonee di vivibilità anche in considerazione del grave sovraffollamento esistente oggi con oltre 1300 detenuti”.