L’entrata in vigore degli scontrini elettronici è stata una rivoluzione digitale a largo raggio, che ha interessato tutti gli esercenti. Assieme alla fatturazione elettronica ha segnato una svolta molto importante nella lotta contro l’evasione fiscale. L’Esecutivo, assieme ad Agenzia delle Entrate, ha deciso di arginare questo fenomeno passando anche dalla digitalizzazione estesa degli strumenti fiscali. Lo scontrino elettronico avrebbe già dovuto essere sostituito in via definitiva dal 1° luglio 2020, ma la pandemia di Covid-19 ha fatto slittare l’entrata in vigore al 1° gennaio 2021. Data questa indicata ad oggi come scadenza ufficiale affinché tutti gli esercenti possano mettersi in regola. Per fortuna la procedura di comunicazione degli scontrini è diventata molto più facile oggi, rispetto all’inizio dell’anno. Infatti adesso è possibile inviare lo scontrino elettronico senza registratore fiscale telematico. Vediamo come nel dettaglio.
Corrispettivi telematici: cosa sono
Lo scontrino elettronico altro non è che il sostituto digitale del vecchio scontrino cartaceo. Tutti i dati che la precedente versione doveva riportare, sono obbligatori anche nella nuova veste digitale. Quindi dalla partita Iva, alla denominazione aziendale, passando per il totale e il numero progressivo, tutti i dati prima evidenti, devono esserlo anche sui nuovi corrispettivi telematici. Quello che differenzia il vecchio dal nuovo, sta nell’immediatezza della trasmissibilità ad Agenzia delle Entrate. Lo scontrino elettronico infatti, una volta compilato, è subito inviato al Fisco, tramite connessione internet. In questo modo la voglia di evitare di “battere in cassa” che qualche volta prendeva qualche esercente, non sarà più possibile soddisfarla.
Scontrino elettronico: tutti i vantaggi
Oltre ad essere un forte deterrente contro l’evasione fiscale, i corrispettivi telematici rappresentano una garanzia anche per gli acquirenti. In pratica la conservazione digitale di una garanzia di acquisto, costituirà una prova inconfutabile e duratura nel tempo. Una prova che potrà essere utilizzata in qualunque momento per far valere garanzie, o per ottenere sgravi fiscali e/o detrazioni.
Gli adempimenti degli esercenti
La trasmissione dei corrispettivi giornalieri è un obbligo per tutti gli esercenti. Questo è chiaramente stabilito nel Decreto Legislativo 127/2015 articolo 2, comma 6. Questo articolo prevede anche delle sanzioni per chi non rispetta la normativa. Sanzioni particolarmente onerose, tra cui:
- sospensione da tre giorni ad un mese della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività;
- sospensione da uno a sei mesi della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, nel caso in cui l’importo totale dei corrispettivi superi la somma di 50,000 euro.
Come inviare i corrispettivi giornalieri
Gli esercenti hanno a disposizione tre diverse modalità di invio. La prima è attraverso il portale Fatture e Corrispettivi al quale i contribuenti possono accedere con credenziali personali. Fatto l’accesso con SPID (identità digitale) o il CNS, basta poi seguire le indicazioni comunicate da AdE. Questo metodo è particolarmente ostico e macchinoso. Sicuramente non consigliato a chi ha un brutto rapporto con la tecnologia perché richiede una grande maestria per districarsi nei dispersivi meandri del portale dell’Agenzia. Il secondo metodo invece lo si può attuare attraverso i registratori di cassa telematici. In commercio ne esistono di svariate misure e prezzi. Purtroppo la cifra da spendere per averne uno, non è cosa da poco. Inoltre è sempre e comunque necessaria una connessione internet e una manutenzione costante e dispendiosa. Infine, il terzo ed ultimo metodo messo a disposizione, è sicuramente il più facile, economico e intuitivo dei tre. Inviare lo scontrino elettronico senza registratore fiscale telematico. Vediamo come.
Invio scontrino elettronico senza registratore fiscale telematico
Si tratta di una piattaforma specifica, direttamente collegata con Agenzia delle Entrate che permette, in qualunque momento, di compilare lo scontrino elettronico ed inviarlo immediatamente al Fisco. L’invio è semplice e istantaneo. Quando l’Agenzia riceverà la richiesta, in automatico emetterà il relativo numero progressivo dello scontrino e un documento in formato pdf. Il numero progressivo è possibile stamparlo facilmente con qualunque stampante portatile bluetooth, mentre il documento pdf lo si può consegnare al cliente per email o via chat. Questo metodo si rivela essere pratico ed efficiente perché la richiesta di emissione scontrino è come se fosse la stessa Agenzia delle Entrate ad emetterla. In questo modo AdE assolve immediatamente, per conto dell’esercente, agli obblighi normativi previsti. Inoltre è una tipologia di comunicazione che non prevede attese inutili, perché non c’è bisogno di aspettare la fine della giornata e la relativa chiusura di cassa per la comunicazione.