“Le parole chiave per invertire il declino sono accessibilità e pedonalizzazioni. Per me il centro città deve diventare un centro commerciale naturale che vive in tutte le fasce orarie. Residenze, uffici ma anche negozi di vicinato e non solo grandi catene commerciali. E tante aree pedonali. Sul modello con cui pedonalizzammo via Lagrange”. Così il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo commenta il progetto della nuova Ztl annunciato giovedì dalla giunta Appendino, che rivoluziona l’ingresso nelle vie centrali e manda in soffitta “Torino Centro Aperto”.
Il modello pensato dall’amministrazione prevede che si paghi solo in base al tempo di sosta e/o transito. Ai varchi verranno collocati una quarantina di telecamere che immortaleranno i veicoli in ingresso ed uscita, scoraggiando così il traffico di attraversamento e risolvendo il problema di chi non pagava il ticket.
“Vedremo – sottolinea l’esponente dem - se almeno stavolta si tratta di un provvedimento corredato da studi tecnici e scientifici, che dimostrano la riduzione di emissioni da traffico veicolare su scala cittadina, che contrasta l'inquinamento atmosferico. Vedremo cosa intendono per mettere il pedaggio per entrare. Insomma, vedremo questo ennesimo annuncio cosa si trascina dietro”.
Per Lo Russo il centro di Torino deve essere accessibile da “parte di tutti i cittadini, anche quelli delle periferie e deve essere messo nelle condizioni di poter fare concorrenza ai centri commerciali disseminati intorno a Torino. Ci si deve poter arrivare, poter parcheggiare l'auto e girarlo a piedi in sicurezza”. Un proposito per il capogruppo si concretizza con il potenziamento della rete “di trasporto pubblico”, "vere ciclabili di accesso sicure e di qualità” e “politiche tese a togliere progressivamente la sosta in superficie, attraverso il potenziamento e la realizzazione dei parcheggi in struttura (prevalentemente interrati sul modello di Piazza San Carlo, Vittorio, Valdo Fusi, Bodoni, Santo Stefano ecc.) accompagnando questo processo con un piano integrato di pedonalizzazioni che investa sull'arredo urbano puntando alla qualità dello spazio pubblico e non limitarsi a chiudere al traffico che è una cosa diversa. Per capirci sul modello con cui pedonalizzammo via Lagrange”.
“Solo rendendolo accessibile, fruibile e incrementando la qualità dello spazio urbano resterà vivo e potrà invertire il trend di declino e tornare ad essere un attrattore commerciale e turistico”, conclude.