Per ogni giorno di chiusura a causa del Covid il museo Egizio di Torino ha perso 34 mila euro. E’ questo il peso economico dell’emergenza sanitaria sulle casse di uno dei simboli culturali del capoluogo piemontese, come ha spiegato il direttore Christian Greco intervenuto questa mattina al programma Centocittà di Rai Radio Uno.
“Le perdite per la chiusura – ha detto – sono state pesanti, pari a 34 mila euro al giorno: a giugno l’Egizio ha incassato 52 mila euro invece del milione di euro usuale. Dietro questi numeri però ci sono famiglie, lavoratori, ricerca”. Sul fronte degli ingressi l’ente culturale, nelle ultime settimane, ne ha registrati “appena” 1.200 giornalieri contro gli 8 mila del pre-covid.
Un quadro pesante, che ha spinto però l’ente a rilanciare al pieno l’attività. Dal 31 luglio al 31 agosto il museo sarà aperto tutti giorni, il lunedì dalle 9 alle 14 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 18.30. “E’ una scommessa – aveva detto negli scorsi giorni Greco, lanciando l’iniziativa - in cui crediamo moltissimo, ma anche un dovere nei confronti della città, per garantire l’accessibilità di un patrimonio che appartiene a tutti e che crediamo possa attrarre cittadini e turisti”.
“Dobbiamo tornare ad essere vicini alle persone. Per questo abbiamo promosso un biglietto famiglia, che consente a due adulti con due bambini di entrare al costo di 18 euro: prima il singolo accesso costava 15 euro” ha concluso Greco.