"Ci abbiamo sperato e provato fino all’ultimo, ma visto l’attuale innalzamento della curva dei contagi con il conseguente nuovo decreto governativo di Ferragosto, abbiamo deciso di sospendere ed annullare l’edizione 2020". Lo comunicano in una nota gli organizzatori del Festival Alta Felicità, previsto a Venaus nei due weekend del 29 e 30 agosto e 5 e 6 settembre.
Una scelta dettata, scrivono, "dal senso di autotutela e di responsabilità, in un momento molto delicato, dove accanto alle legittime preoccupazioni per la propria e altrui incolumità causata da un nemico tanto subdolo quanto invisibile, il virus, si mischiano altrettanto legittimi sentimenti di rabbia e disappunto per quelle istituzioni che, invece di garantire la possibilità di una vita dignitosa, a cominciare da una sanità efficiente, perpetuano politiche criminogene e distruttive dell’ambiente e delle nostre vite, come il Tav in Valsusa, sperperando ingenti risorse per tutti a beneficio dei profitti per pochi".
E aggiungono: "L’ostacolo, al momento insormontabile, che ci troviamo di fronte e che stravolgerebbe radicalmente la natura stessa dell’evento, è la consapevolezza dell’uso politico della pandemia ed il conseguente rischio calcolato, nel malaugurato caso in cui si fosse verificato un qualche contagio durante l’evento. Non è necessaria tanta immaginazione per prefigurare le pagine dei giornali che avrebbero additato, come d’altronde stanno facendo già da un pezzo, i giovani e/o gli attivisti come dei pericolosi untori".
Infine, un richiamo al movimento No Tav e alla resistenza portata avanti con il Presidio permanente dei Mulini, un'esperienza "minacciata quotidianamente dalle forze dell’ordine al servizio di TELT e dal prossimo ulteriore allargamento del cantiere". Concludono: "questa estate di lotta ha permesso che migliaia di persone conoscessero e vivessero quell’angolo di Val Clarea dove la resistenza è di casa. Nei prossimi mesi sarà importante continuare a partecipare con consapevolezza ed energia a quell’esperienza, arricchirla di iniziative di lotta, culturali e di informazione per ampliare il più possibile la prospettiva e la possibilità di un futuro dignitoso, più giusto, in armonia con la natura e il pianeta… insomma un futuro ad Alta Felicità".