Galeotto fu il cambio d’appalto. Sa di beffa la situazione che vede protagonisti 14 ex lavoratori al Caat di Torino, rimasti senza lavoro a seguito di un cambio d’appalto avvenuto negli scorsi mesi e riunitisi oggi sotto la Prefettura, per esprimere tutto il loro sdegno e cercare, con le istituzioni, di trovare una soluzione al loro problema occupazionale.
Tutto nasce quando, a seguito del cambio d’appalto tra due ditte che lavorano ai mercati generali di Torino, non tutti decidono di accettare le condizioni contrattuali poste. Tra tre mesi di contratto e paga a 5/6 euro all’ora (questo è quanto riferito dai lavoratori), in 14 si impuntano e decidono di non firmare con la società subentrante. Da quel momento per loro inizia un calvario chiamato disoccupazione. I lavoratori del posteggio rimangono senza lavoro e non vengono piazza chiamati.
“Questi lavoratori da 15 anni prestavano servizio ai mercati generali” spiega Francesco Latorre, Si Cobas. “C’è stato un cambio d’appalto, che ha proposto un contratto irregolare, a tre mesi. 14 non hanno accettato e sono stati sostituiti con lavoratori nuovi” è la denuncia del sindacalista.
Da qui, forti dell’accordo sottoscritto tra il Comune di Torino e il Caat nel 2015 che prevede che nei cambi d’appalto i lavoratori vengano assorbiti dall’azienda subentrante alle stesse condizioni precedenti, la richiesta avanzata alle istituzioni è lineare e semplice: “Chiediamo che l’azienda che ha preso l’appalto li assuma con le stesse condizioni di prima”.