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Attualità | 04 settembre 2020, 11:44

Appendino: “Entro fine settembre restituito per intero alla città il Parco del Meisino”

Sono in fase di ultimazione i lavori nella seconda parte dell’area, quella dell’ex galoppatoio militare. Un parco di 50 ettari, che lascerà intatta la sua vocazione naturalistica, ma che permetterà il transito delle bici. Mensio: “Iniziativa che fa parte del progetto della ciclopista Vento”

Appendino: “Entro fine settembre restituito per intero alla città il Parco del Meisino”

Il parco del Meisino, una delle aree verdi più ampie e belle di Torino, sta per essere restituita per intero alla città. La sindaca Chiara Appendino lo ha raccontato, con una breve diretta Facebook dall’interno del parco, spiegando che “i lavori iniziati durante l’estate termineranno entro la fine di settembre, per restituire anche la seconda parte dell’area alla cittadinanza”.

L’assessore all’Ambiente Alberto Unia ha spiegato che si tratta di un “intervento su un’area di 90 mila metri quadri, che riguarda la metà del terreno: stiamo riaprendo la parte dell’ex galoppatoio militare, restituendola alla città. Abbiamo fatti una serie di interventi di pulizia e messa in sicurezza, lasciando la sua vocazione naturalistica”. Federico Mensio, presidente della Commissione Ambiente del Comune, ha poi aggiunto: “Siamo riusciti a ridare gran parte del parco alla cittadinanza, l’altra metà l’abbiamo tenuta chiusa ancora chiusa, difendendone la sua vocazione naturalistica, pensando poi di aprirla per le visite guidate”.

Ezio De Magistris ha spiegato dal punto di vista tecnico quale era il progetto alla base di questo intervento: “Stiamo lavorando su un ultimo lotto della progettazione, quello dell’area di rimpetto al fiume, che andava recuperata e rivalutata. Un lavoro per step, per puntare ad arrivare a fare ulteriori attività, ricreative, didattiche e anche sportive. La prima parte dell’area erea ben conservata, gestita a pascolo per circa vent’anni, in condizioni di poter essere aperta al pubblico in tempi ragionevoli, l’altra metà invece è dentro una riserva fluviale speciale, che si estende fino a Borgata Rosa. E’ un parco di oltre 50 ettati, di grande valore e bellezza, che congiunge San Mauro a Torino”.

“Chi vorrà, finiti i lavori, potrà venire con la bici, in assoluta sicurezza”, ha aggiunto Unia. “Resterà un’area a forte vocazione naturalista, non vogliamo toccare le piante e il verde”. Mentre Federico Mensio ha fatto notare che questo intevento “si inserisce nel progetto della ciclopista Vento, all’interno di un percorso naturalistico e non di un’area di transito delle auto”.

La sindaca Appendino ha concluso ringraziando chi sta lavorando “per realizzare questo risultato importante, che consente alla città di riappropriarsi di un’area bellissima”.

Massimo De Marzi

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