Una busta della spesa "sospesa", offerta dai residenti nei negozi del quartiere, per le persone in difficoltà. Raccolta e distribuzione settimanale di beni di prima necessità alle famiglie, dislocata in due diversi poli a nord e sud. Donazioni libere per il fondo emergenza Covid. E' la grande macchina solidale messa in campo a Mirafiori nei mesi clou del lockdown, quando la pandemia ha colpito tanti soggetti fragili spingendo enti e associazioni locali a una rapida riorganizzazione dei servizi.
Un'esperienza valutata positivamente dalla Circoscrizione 2, che ha ospitato in sede di commissione i principali attori del progetto (Fondazione Comunità di Mirafiori onlus, con la Casa nel Parco inserita tra gli snodi di Torino Solidale, e il supporto di Cascina Roccafranca, il gruppo di volontariato vincenziano della parrocchia Santa Rita e il Banco Alimentare del Piemonte) per i quali saranno deliberati contributi a sostegno delle attività.
"Siamo molto contenti - ha detto il coordinatore alle politiche sociali Vincenzo Camarda - di questa legittimazione a fronte di un impegno costante nel fronteggiare le criticità dei meno fortunati. Ora l'obiettivo è far crescere un vero e proprio tavolo embrionale di politiche sociali creando un coordinamento fra tutti gli interessati".
"L'emergenza sanitaria - ha concluso - ha mostrato come, nella popolarità della periferia, si possa sviluppare una dimensione sociale molto forte e inclusiva. Essendo stata una buona prassi durante la quarantena, ora si cerca di continuare su questa strada, prevenendo il disagio e curando le tante povertà che colpiscono diverse fasce della popolazione, dall'educativa all'alimentare".