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Eventi | 24 settembre 2020, 09:05

Il teatro contemporaneo internazionale è di casa alle Officine Caos: al via "Differenti Sensazioni"

Per la trentatreesima edizione del festival, tutti gli spettacoli, i laboratori e gli eventi collegati sono eccezionalmente a ingresso gratuito, previa prenotazione. Da sabato 26 settembre

Il teatro contemporaneo internazionale è di casa alle Officine Caos: al via "Differenti Sensazioni"

Sabato 26 settembre parte Differenti Sensazioni, 33a edizione del Festival Internazionale che si distingue per l’innovazione e la passione per l’intreccio e la contaminazione tra i linguaggi dello spettacolo dal vivo. Un Festival per tutti: quest’anno eccezionalmente gli spettacoli, i laboratori e gli eventi collegati sono a ingresso gratuito previa prenotazione, nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti contro la pandemia Covid 19.

Un Festival innovativo e inclusivo, attento alle più originali tendenze della produzione culturale contemporanea e sensibile al gusto e alle aspettative di tutto il pubblico: a partire dai cittadini delle Vallette, quartiere all’avanguardia per la rigenerazione urbana e la diffusione policentrica degli interventi culturali.

La formula, come di consueto, prevede due spettacoli per ogni appuntamento, per offrire un ampio ventaglio di linguaggi, modi e stili performativi.

Nelle 5 serate del festival saranno presentati i lavori di dieci compagnie, 2 provenienti dal Piemonte, 4 da altre regioni italiane e 4 dall’estero: in scena produzioni inedite e riallestimenti di successo, spettacoli in prima assoluta o italiana e segnalati dalla critica e da premi nazionali e internazionali.

Nelle prime due serate del Festival andranno in scena lavori che sono il frutto di residenze artistiche svolte alle OFFICINE CAOS.

 

Sabato 26 settembre alle 21 il festival si apre con UNTOLD, della compagnia romana Unterwasser“, che ha debuttato il 20 settembre alla Biennale di Venezia.  Un viaggio introspettivo, con la proiezione a vista di corpi e oggetti in cui l'illusione e lo svelamento dell'artificio convivono, e il linguaggio del teatro visuale si fonde con una colonna sonora originale che diviene parte integrante della drammaturgia.

Alle 22 delleAli Teatro di Milano presenta in prima nazionale BEE, ispirato al mondo delle api e al pensiero di Joseph Beuys, artista tedesco che dopo la Seconda Guerra Mondiale affermava un concetto molto attuale: la necessità di vivere ‘In difesa della natura’, in comunione tra arte e vita. Attraverso un lavoro che ha incluso un laboratorio di sound painting con adulti e bambini, la compagnia crea “un’orchestra di corpi e voci, sintonizzati sulla frequenza delle api, una Scultura Sociale vivente per impollinare la città”.

Sabato 10 ottobre sarà dedicato a due collaborazioni tra artisti e istituzioni italiane e francesi. Alle 21 andrà in scena THE BARNARD LOOP di Dispensa/Barzotti. “The Barnard Loop”, l’anello di Barnard - nebulosa nella costellazione di Orione di forma circolare - tratta con delicatezza la paura di restare soli, la sensazione di essere un piccolo punto nell’immensità dell’universo. Su un tappeto sonoro creato da una voce registrata e dai rumori quotidiani che a tratti si trasformano in musica, il danzatore Francesco Napoli è diviso tra il dolore dell’abbandono e la necessità di una rinascita.

A seguire, alle 22, in prima nazionale LA COMMEDIA DIVINA #like4like di Cie EsseVesse. Un tributo alla Commedia di Dante, un’occasione per interrogarsi sulla complessità della relazione tra un'opera, il suo autore e il suo pubblico, usando i linguaggi della danza, della musica e dell'arte visiva. La performance, ispirandosi ai tre canti della Commedia, presenta tre azioni sceniche che si sviluppano in un universo sonoro che oscilla tra digitale e analogico.

La serata di sabato 24 ottobre si apre alle 21 con ARESTA, progetto del musicista e performer spagnolo Marc Vilanova. In scena, un’installazione scultorea costituita da un’insieme di sassofoni. Sospesi con  strutture metalliche, gli strumenti sembrano non aver più bisogno di un intervento umano per esibirsi. La musica viene generata tramite intelligenza artificiale, riprodotta attraverso gli strumenti e sincronizzata con oltre cento LED posti all’interno dei loro corpi. L’esecutore interagisce con l’installazione, mettendo in discussione la necessità di un musicista sul palco e la potenziale inutilità del suo ruolo.

A seguire, alle 22, la compagnia torinese Lab Perm presenta TRAGODIA…quell’anno in cui… ideato nel periodo del lockdown. Attraverso le fotografie scattate da Stefano Stranges e i canti senza parole degli artisti di Lab Perm, si rivela quello che, chiusi nelle nostre case, storditi dai dati dei telegiornali, ci era impossibile vedere: la solidarietà e le persone che hanno scelto di agire per sostenere i loro simili in difficoltà. “Tragodìa” risponde al bisogno di sublimare il male di vivere. Un bisogno vivido nel corpo della nostra attuale società”.

Sabato 7 novembre alle 21 con LONELY LONELY torna a CAOS il duo formato dall’artista estone Tiina Sööt e dall’austriaca Dorothea Zeyringer.

Con il linguaggio essenziale e asciutto che contraddistingue la loro ricerca, le performer mettono in scena il tema dell’ identità di genere, investigando con ironia e leggerezza la dialettica tra la necessità di essere calorosamente accolti e il bisogno di coltivare la propria dimensione privata.

Alle 22 Stalker Teatro presenta LA NEBBIA DELLA LUPA. E’ chiamata lupa la  sottile nebbia che si forma sullo stretto di Messina. Nell’ambito del Cristianesimo, il lupo è da sempre stato identificato con il diavolo, declinato al femminile. Un’altra tesi vuole che il nome lupa derivi dal suono che le imbarcazioni emettevano per segnalare la propria posizione in mare in caso di nebbia. Elaborando queste immagini, Stalker Teatro coinvolge il pubblico in visionarie suggestioni intorno a questo animale simbolico e misterioso.

Il Festival termina sabato 21 novembre con due spettacoli che scelgono la danza per esplorare il tema del doppio e l’illusorietà dell’immagine. La serata si apre alle 21 con RIFLESSIONI della formazione livornese Mo-wan Teatro. Una coreografia a due, interpretata da Maurizio Giunti e Claudia Caldarano, che gioca con la specularità e i suoi esiti fisici e psicologici, utilizzando molteplici rifrazioni in un continuo differire, mentire, rompere l’incantesimo dell’identico, componendo una sorta di manuale di zoologia fantastica.

Alle 22 Differenti Sensazioni si conclude con ROMANZA/riflesso, del gruppo romano Cie Twain. La coreografia di Loredana Parrella, che firma anche la regia, è interpretata da Yoris Petrillo e Caroline Loiseau, ed è il secondo quadro del Trittico dell’Intimità:  “un percorso - si legge nelle note di regia -  dove Amore e Sofferenza diventano emozioni che si esprimono attraverso le fragili leggi dei nostri corpi”.

 

Il programma completo, la brochure e materiali foto e video sono scaricabili qui

https://www.officinecaos.net/index.php/festival2020/

 

Tutti gli spettacoli e gli eventi collegati sono gratuiti previa prenotazione

Per info e prenotazioni:

 www.officinecaos.net

t. +39.011.7399833 | +39.011.5881853m. +39.348.4405034

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