Nuovo allestimento per il Museo della Radio e della Tv della Rai di Torino, trasformato in una sorta di studio televisivo per raccontare oltre cent'anni di storia.
Tante le chicche, come il trespolo di Portobello, la poltrona verde di Quelli che il calcio, la cabina di Rischiatutto e gli arredi di Arrivi e Partenze, una delle prime trasmissioni Rai condotta da Mike Bongiorno all'inizio degli anni Cinquanta. E ancora microfoni, foto, filmati, radio storiche e macchine da presa. Il tutto a vista, con i cimeli che sono esposti senza vetrine: un atto di fiducia nei confronti del visitatore, per farlo sentire come a casa.
Realizzato dallo scenografo Fabrizio Serralungo, il nuovo allestimento è all'insegna del blu, il colore iconico della Rai. L'idea di rinnovare il museo è maturata durante il lockdown, nel corso di una serie di incontri su zoom tra il direttore del museo Alberto Allegranza e i direttori del Centro di Produzione Rai di Torino e della Tgr Piemonte, Guido Rossi e Tarcisio Mazzeo.
Il museo, gratuito come sempre, ha riaperto al pubblico in questi giorni con visite guidate e il rispetto di tutte le norme anti-Covid.