Dopo la “benedizione” del leader di Azione Carlo Calenda, con tanto di conferenza stampa, l’entusiasmo dei due consiglieri si è scontrato con l’articolo 30 secondo cui, ad eccezione del Gruppo Misto, nuovi gruppi consiliari possono essere costituiti solo se rappresentati da almeno tre consiglieri. L’unica eccezione ammessa perché un nuovo gruppo possa essere formato da due consiglieri, come in questo caso? Che gli eletti non provengano da liste che hanno usufruito del premio di maggioranza.
Secondo il regolamento Aldo Curatella, eletto nel M5s nel 2016, infrangerebbe questo requisito. “Conoscevamo l’articolo, io e Lubatti abbiamo chiesto al presidente Francesco Sicari un incontro per interpretare bene le previsioni regolamentari e statutarie.
Nel caso in cui non dovesse esserci la costituzione di un gruppo a se stante, si costituirà il "Gruppo Misto Azione" all'interno del Gruppo Misto” spiega Curatella. In questo caso però, al netto di una denominazione data tra consiglieri, non esisterebbe Azione all’interno del Consiglio comunale.
La conferma arriva dal presidente Sicari: “Lubatti e Curatella hanno formalizzato la richiesta. Ne stiamo discutendo con la struttura tecnica per arrivare a un’interpretazione unica che non sia constestabile: quello che posso dire è che più articoli del regolamento e dello statuto bloccano la costituzione di Azione”.