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Eventi | 02 ottobre 2020, 07:35

Mani intrecciate che superano i muri: alla Porta Palatina la nuova opera di Saype [FOTO]

Il land artist franco-svizzero di fama internazionale ha scelto Torino come settima tappa del progetto "Beyond the walls", supportato da Lavazza. Esposta ai Musei Reali la sua prima personale, fino al 17 gennaio 2021

Mani intrecciate che superano i muri: alla Porta Palatina la nuova opera di Saype [FOTO]

Mani che si intrecciano a comporre una catena umana di solidarietà e fratellanza, cuore di un progetto itinerante che porta in diversi angoli del mondo un unico, potentissimo messaggio universale. Ha fatto tappa anche a Torino Beyond the Walls - Oltre i muri, l'ultimo lavoro del land artist franco-svizzero Saype, conosciuto a livello internazionale per le sue scenografiche opere a contatto diretto con il terreno naturale.

Nato a Belfort nel 1989 e formatosi da autodidatta, Saype (nome d’arte di Guillaume Legros, derivato dalla contrazione di “say peace”) dà vita alle sue creazioni - monumentali dipinti sull'erba - nel pieno rispetto dell'ambiente, grazie all'utilizzo di pigmenti biodegradabili di sua stessa fabbricazione. Un'esperienza maturata attraverso l’arte di strada, che dal 2019 sta facendo il giro del globo dopo l'esordio ai piedi della Tour Eiffel, a Parigi, toccando poi diversi altri siti, dal muro di Berlino al memoriale di Ouagadougou, in Burkina Faso..

Un progetto accolto dalla Città di Torino per valorizzare anche in ambito culturale - e con un linguaggio moderno, di immediato impatto visivo - l'attenzione ai temi della sostenibilità e della condivisione, con il supporto attivo di Lavazza. L’artista, infatti, aveva già collaborato con l’azienda come protagonista di uno scatto di Amy Vitale, curatrice del Calendario Lavazza 2019, che ha ritratto il suo dipinto Take Care for Future, realizzato in sinergia con il progetto “Colombia Breathes” della Fondazione Lavazza. 

"Siamo convinti - racconta Francesca Lavazzache l’arte e la sostenibilità siano linguaggi in grado inspirare e modellare il nostro futuro, per questo collaboriamo con artisti che fanno propri i valori della condivisione, del rispetto per l’ambiente e la positività, contribuendo a diffondere e affermare i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ormai parte integrante della visione e delle azioni del nostro Gruppo". 

In parallelo, i Musei Reali si fanno sostenitori del progetto grazie alla volontà di connettere il patrimonio delle arti classiche alle espressioni artistiche contemporanee, contribuendo a realizzare uno dei più importanti interventi artistici su scala globale degli ultimi anni. Nella cornice del Parco archeologico della Porta Palatina, Beyond Walls diventa così un ulteriore tassello di questa incommensurabile catena umana, coprendo cinque continenti per un totale di oltre venti città. "I suoi grandi dipinti sull’erba - dichiara la direttrice Enrica Pagella - dimostrano quanto la pittura sia tutt’oggi un terreno di grande ricerca tecnica e visiva, le cui frontiere si ampliano traendo vantaggio dalle tecnologie aeree e dalle potenzialità di riverbero globale sui media, ma mantenendo sempre centrale il talento della mano e l’invenzione dell’artista".

La visione di Saype rispetto al nostro presente e al ruolo dell’arte è molto chiara: "Ci troviamo a un punto della storia in cui il mondo si sta polarizzando, e in cui molte persone si stanno ripiegando su se stesse - spiega -. Tuttavia credo profondamente che sia solo rimanendo insieme che l’umanità possa rispondere alle più grandi sfide del nostro tempo".

Anche le mani, come molti altri suoi dipinti - che hanno una durata media tra i 15 e i 90 giorni -, rappresentano un richiamo alla transitorietà dell’esistenza e alla relazione tra tutte le forme viventi, e coniugano la trasversalità e la forza dell’arte urbana alla profondità e all’urgenza della land art, dando vita a una formula visiva del tutto originale.

"L'arte - commenta l'assessore ai diritti, creatività e giovani Marco Giustanon solo accende un riflettore internazionale sul nostro territorio, raccontando la bellezza della nostra città, ma ci regala la possibilità di riflettere sui temi che accompagna. Saype è un giovane artista che ci ricorda che i giovani sono il futuro ma anche il presente, e la sua visione della società, più giusta, equa, sostenibile e senza confini ci restituisce la speranza di poterla immaginare, e quindi poterla realizzare"

Il progetto comprende anche la prima personale di Saype, esposta nelle sale centrali della Galleria Sabauda dei Musei Reali, a cura di Filippo Masino e Roberto MastroianniBeyond Walls. Torino 2020 ricostruisce poetica, carriera e tecnica dei “Foot Murales” che hanno reso celebre l'artista in tutto il mondo, e sarà visibile fino al 17 gennaio 2021. Si tratta di una restituzione fotografica e descrittiva delle tappe del progetto sinora realizzate (Parigi, Andorra, Ginevra, Berlino, Ouagadougou, Yamoussoukro), in un ambiente immersivo affacciato sui Giardini Reali, la restituzione video del making of del progetto torinese e un’opera site specific di piccole dimensioni realizzata su materiale vegetale all’interno di una sala. 

"Saype sviluppa con gioia e voglia di sognare il tema della connessione tra le persone, tra i luoghi e le culture - spiega Masino -, per veicolare attraverso l’immaginazione artistica una coscienza mondiale condivisa".  "La figurazione che dialoga con gli spazi naturali, i codici della urban art, il rispetto per i cicli naturali danno forma a opere effimere dal grande impatto simbolico - aggiunge Mastroianni -, che ricordano agli esseri umani quanto breve sia il loro passaggio su questa terra e quanto essi debbano essere rispettosi dei segni che lasciano dietro di sé". 

L'intenzione di Saype è proprio quella di mantenere sì vivo un dialogo con il passato, ma gettando al contempo, nel presente, semi capaci di far germogliare un futuro rinnovato, radioso, dove l'uomo non si senta più solo, ma parte integrante di un ecosistema. 

"L'Italia - spiega - per me rappresenta la culla della civiltà latina. Da appassionato di storia, ho sempre ammirato la città di Torino, prima capitale di questo Paese. La Porta Palatina, di epoca romana, ben rappresenta quel legame con le nostre origini, i nostri antenati, le vestigia di epoche antiche. Sebbene i nostri avi ci abbiano lasciato degli archetipi in eredità, è necessario superarli, andare oltre i muri, appunto, per costruire un'umanità nuova".

"L'arte, oggi più che mai - conclude -, riveste un ruolo importantissimo nel trasmettere valori globali, a tutti comprensibili. Credo tocchi direttamente l'animo delle persone. E, se riuscirò a smuovere qualcosa, allora saprò di aver vinto la scommessa". 

Manuela Marascio

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