/ Politica

Politica | 02 ottobre 2020, 16:22

Consigliere comunale in auto isolamento: “In attesa del tampone, preoccupato per i colleghi”

Il consigliere Fabio Versaci: “Abbiamo responsabilità, votiamo atti importanti. Se domani fossero cinque o sei i consiglieri con sintomi, chiudiamo la Sala Rossa?”. La risposta del presidente Sicari: “Pronti ad attivare i lavori in teleconferenza”

Consigliere comunale in auto isolamento: “In attesa del tampone, preoccupato per i colleghi”

Dopo il caso di due senatori del M5S risultati positivi al coronavirus che ha portato alla sospensione dei lavori previsti a Palazzo Madama (e alla sanificazione di tutti gli ambienti), ora anche il Consiglio comunale a Torino guarda al Covid con apprensione.

E' bastato che un consigliere torinese si mettesse in isolamento spontaneo perché l’emergenza sanitaria, con tutte le sue implicazioni, si affacciasse sulla Sala Rossa. Nessun allarme, ma febbre e sintomi influenzali avvertiti lunedì scorso da un consigliere comunale hanno sollevato la questione sulla procedura da attuare nell’ipotesi di un caso positivo tra i consiglieri.

Se da una parte la necessità che in un momento così delicato i lavori a Palazzo Civico procedano a passo spedito è reale, dall’altra le esigenze della politica si scontrano con i tempi d’attesa per effettuare un tampone e riceverne l’esito. E’ quanto successo a Marco Chessa, che da giorni aspetta che venga effettuato il test di positività o meno al Covid-19: le sue condizioni da lunedì a oggi sono migliorate, ma la preoccupazione che un ritorno in aula possa portare al contagio dei colleghi c’è.

Ora sto bene, ma sono ovviamente preoccupato di sapere se possa avere trasmesso qualcosa o meno agli altri colleghi. Spero, non posso fare altro” spiega il consigliere del M5s, che rimarrà in isolamento fiduciario, rischiando però di perdersi un altro consiglio comunale, il secondo di fila. Da qui l’intervento del suo collega, Fabio Versaci: “Non è una questione di essere privilegiati ma un consigliere comunale ha delle responsabilità, nella sua attività incontra tantissime persone a partire da tutti gli organi di governo della Città e vota atti importanti e fondamentali, come avvenuto spesso in questi mesi di emergenza sanitaria e sociale”.

Ovviamente sarebbe auspicabile che i tamponi vengano fatti in fretta a tutti però questo caso merita attenzione da parte della Regione e di Asl, perché oggi è uno, ma se domani fossero quattro, cinque, sei consiglieri o assessori con sintomi che facciamo, chiudiamo il Consiglio comunale e interrompiamo i lavori della Giunta? La Città può permettersi questo?”, conclude Versaci.

L'ipotesi che i lavori in Sala Rossa possano subire un rallentamento, però, appare al momento lontana come spiegato dall'attuale presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari: "Nel caso venisse riscontrato un caso positivo, i lavori proseguirebbero comunque in modalità telematica. Cambierebbe solo la modalità di riunirsi: dalla presenza potremmo decidere di passare alla teleconferenza o a una soluzione ibrida".

"E' un problema che avevamo già iniziato a porci sia come Comune che come Regione", ha concluso Sicari.

Andrea Parisotto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium