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Politica | 06 ottobre 2020, 16:12

Sanità carceraria, l'assessore Icardi ha incontrato il provveditore D'Andria

Buone le prospettive per la telemedicina in carcere

Sanità carceraria, l'assessore Icardi ha incontrato il provveditore D'Andria

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha incontrato questa mattina nella sede dell’Assessorato il nuovo provveditore dell’Amministrazione penitenziaria di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Pierpaolo D’Andria, che era accompagnato dalla dirigente dell’Ufficio del Provveditorato Catia Taraschi e dal garante dei detenuti del Piemonte, Bruno Mellano.

Sono stati analizzati i rapporti tra le due Amministrazioni, anche alla luce delle nuove competenze sanitarie e dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di crisi per l’emergenza coronavirus in Piemonte.

Tra gli argomenti in primo piano, la campagna vaccinazione antinfluenzale, per la quale l’assessore Icardi ha garantito ai detenuti gli stessi diritti di tutta la popolazione, con priorità alle persone over 60 e alle categorie a rischio.

Molta attenzione è stata dedicata al possibile avvio di un progetto sperimentale di telemedicina per le televisite in carcere, a cominciare dai centri di alta sicurezza di Asti e Saluzzo e delle case di reclusione per il 41bis di Novara e Cuneo. Un modello che, come ha osservato l’assessore Icardi, potrebbe servire anche da prototipo per le case di riposo.

Si è parlato, infine, della situazione dell’assistenza psichiatrica in Piemonte e della necessità di ribadire, in ambito nazionale, l’importanza di attivare quanto prima il Fascicolo sanitario elettronico, per evitare la dispersione e la duplicazione delle informazioni sanitarie personali. Un tema, quest’ultimo, sul quale l’assessore Icardi, in qualità di coordinatore nazionale della Commissione Salute, ha già avanzato numerose sollecitazioni e che potrebbe trovare nuovo slancio grazie alle misure di semplificazione della privacy varate per l’emergenza pandemica.

"Ringrazio l'assessore per la disponibilità dimostrata e l'attenzione dedicata alle problematiche della sanità penitenziaria", ha commentato Bruno Mellano, granate regionale dei detenuti. "Mi è parso un incontro molto positivo e fecondo di possibili significative ricadute  La sanità penitenziaria è una responsabilità esclusiva del Sistema sanitario nazionale, e quindi della Regione, sin dal decreto ministeriale del 1° aprile 2008. Con la delibera di Giunta 26/2016 è stato definito il quadro dei servizi che le Asl competenti devono fornire alle 13 carceri per adulti e all'unico istituto penitenziario minorile presenti in Piemonte. Un monitoraggio sull'applicazione della delibera e sul Servizio sanitario regionale in carcere è stato avviato e io sono stato chiamato a coordinare il gruppo di lavoro. Il contagio del Covid-19 ha toccato anche la comunità penitenziaria, che ha dovuto organizzarsi nell'emergenza, mettendo in moto una macchina complessa, anche nelle relazioni istituzionali fra due Amministrazioni diverse, Sanità e Giustizia. Ora si tratta di consolidare il dialogo e il confronto anche per mettere a sistema procedure e relazioni per rendere sempre più adeguata e moderna la presa in carico socio-sanitaria delle persone recluse. Si tratta di essere concreti nella gestione delle tante questioni aperte, che coinvolgono i detenuti ma anche il personale. Le prospettive dell'incontro sono sembrate davvero interessanti anche per il ruolo nazionale dell'assessore Icardi, coordinatore della Commissione Sanità della Conferenza delle Regioni".

 

comunicato stampa

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