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Economia e lavoro | 02 novembre 2020, 17:00

Anche l'aeronautica fatica a riaccendere i motori: accordo per 60 uscite volontarie in GE Avio, 40 nel Torinese

Provenzano (Fim Cisl): "L'impatto pesa molto sugli stabilimenti di Rivalta e Borgaretto, il quadro generale è preoccupante e la nostra provincia merita un'attenzione particolare e costante"

Anche l'aeronautica fatica a riaccendere i motori: accordo per 60 uscite volontarie in GE Avio, 40 nel Torinese

Sessanta esodi volontari e incentivati, tra coloro che entro dicembre di quest'anno potranno agganciarsi alla pensione. Anche così, il mondo dell'aeronautica torinese, cerca di contrastare le difficoltà legate al Covid per un settore che in realtà - in tempi "normali" - era sempre stato tra quelli che garantiva le maggiori garanzie di tranquillità, anche a livello occupazionale.

La decisione, che riguarda GE Avio, è stata concordata questa mattina in occasioen di un incontro che si è tenuto tra l'azienda e i sindacati Fim, Fiom e Uilm nazionali all'Amma di Torino.
Sul tavolo, il peso del blocco degli spostamenti e il conseguente stop delle compagnie aeree per quanto riguarda nuovi acquisti o nuove manutenzioni dei propri motori.

“L’impatto delle uscite pesa molto sui siti di Rivalta e Borgaretto, circa 40 unità sono negli stabilimenti del Torinese - commenta il segretario generale Fim Cisl Torino e Canavese, Davide Provenzano -. Il 2021 dalla presentazione mostrata si rivela molto critico e con un ricorso alla cassa integrazione notevole. Consideriamo preoccupante il quadro generale e la nuova ondata pandemica non rassicura per il futuro. Difficile la situazione nel Torinese che merita un’attenzione particolare e costante nei prossimi mesi”.

Massimiliano Sciullo

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