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Attualità | 06 novembre 2020, 18:48

Collegno, i ragazzi protestano contro la didattica a distanza

Gli studenti della scuola media Anna Frank hanno fatto un presidio pacifico: "Scuola: addio!"

Collegno, i ragazzi protestano contro la didattica a distanza

Un presidio pacifico per protestare contro la didattica a distanza. Da questa mattina il Piemonte è in zona rossa e, così come è previsto dal nuovo dpcm, gli studenti dalla seconda media in poi dovranno proseguire l'attività scolastica a distanza.

Una decisione che ha scosso molti alunni e non solo, che continuano a fare appello alla possibilità di frequentare in presenza le lezioni, poiché "La scuola é scuola". Nell'"ultimo giorno" di scuola, infatti, gli studenti delle classi 2 e 3 media dell'Anna Frank di Collegno hanno manifestato pacificamente, con un presidio promosso  dal comitato Priorità alla Scuola Piemonte, contro l'ultimo dpcm.

"I genitori sono increduli di fronte a una decisione che va di nuovo a penalizzare la scuola pubblica, questa volta ragazzi e ragazze sotto i 14 anni che, per la legge italiana, non potrebbero rimanere a casa da soli, perché si tratterebbe di abbandono di minore - ha affermato una mamma, rappresentante del movimento Priorità alla Scuola - Non tutti i genitori sono in smartworking e non potranno affidare i figli alle cure dei nonni, perché i soggetti più a rischio, e difficilmente potranno lasciarli alle babysitter - che sono una spesa e nell'attuale situazione di contagio sono anche figure professionali non facilmente reperibili".

Alunni e non solo, quindi, che hanno manifestato contro questa penalizzazione del diritto dei più giovani alla socialità, chiedendo di frequentare in sicurezza la scuola, rendendo però nota la propria opinione: ovvero che la didattica a distanza non è sempre la soluzione. Per questo motivo studenti e studentesse hanno appeso i manifesti poco prima che iniziassero le lezioni, per poi correre subito in classe per poter assistere all'ultimo giorno di scuola in presenza.

"La scuola dunque continua a non essere considerata come essenziale, in controtendenza a tutti gli altri paesi europei”, hanno fatto notare.

Diana Tassone

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