Indotti a rimanere il più possibile in casa, lontani dalle quotidiane attività di svago e socializzazione, e con minori possibilità di incontrare figli e altri parenti, sono gli anziani le vittime prescelte delle truffe, in questo periodo di emergenza sanitaria. In particolare, i residenti di Mirafiori e Santa Rita, quartieri ad alta densità di popolazione over 65. Lo rivelano gli ultimi dati emersi dal tavolo per la sicurezza integrata e lo sviluppo della Città di Torino, operativo in ogni circoscrizione per monitorare le principali criticità sociali.
"Con lo scoppio della pandemia - ha spiegato la presidente della Due Luisa Bernardini -, questo fenomeno, da sempre presente, ha visto una rapida crescita, come confermano le numerose segnalazioni giunte alle forze dell'ordine. Abbiamo sempre affrontato la questione ricorrendo a momenti informativi aperti al pubblico, ma, con la chiusura ministeriale dei centri di incontro e di tutti gli alti spazi d'aggregazione, questo non è stato più possibile".
"Nel mese di giugno - ha continuato -, abbiamo quindi pensato di coinvolgere la parrocchie, gli unici luoghi ancora aperti e frequentati abitualmente dai nostri anziani. Tutti i parroci della circoscrizione si erano detti disponibili a organizzare una sorta di volantinaggio, al termine delle messe, con tutte le informazioni utili. Ma l'acuirsi dei contagi ha nuovamente minato la buona riuscita di ogni intervento".
Diminuite quindi le occasioni di ritrovo e i momenti di confronto tra esperti di prevenzione e potenziali vittime, si dovrà puntare sul corretto passaparola di consigli pratici su come guardarsi dai tentativi di truffa o, nel caso, segnalare comportamenti illeciti alle forze dell'ordine.