“Habemus candidato sindaco”. O quasi. Dal conclave tra i partiti del centrodestra arriva una fumata bianca sulla scelta della figura da contrapporre al centrosinistra in vista delle elezioni comunali di Torino 2021.
E’ Paolo Damilano, imprenditore piemontese, il nome indicato dal partito di Matteo Salvini, che da mesi si arroga il diritto della scelta del candidato, e approvato sia da Forza Italia che da Fratelli d’Italia. Dopo un lungo corteggiamento ed estenuanti trattative, Damilano avrebbe finalmente sciolto le riserve e accettato di essere il candidato civico del centrodestra. Il condizionale è d’obbligo, il diretto interessato ha smentito categoricamente la discesa in campo, irritato dalla fuga di notizie prima della formalizzazione della candidatura.
La concorrenza di altre figure, come Claudia Porchietto o Augusta Montaruli, pare superata. Nelle sale romane, tra telefonate e conference call, il dado sembra ormai tratto. Se Forza Italia pare aver acconsentito di buon grado, avendo già portato un “suo” candidato alla presidenza della Regione Piemonte (il presidente Alberto Cirio), lo stesso non può dirsi di Fratelli d’Italia, che al netto dei grandi progressi in termini di consensi elettorali indicati dai sondaggi, rischierebbe di restare con il cerino in mano.
Probabile quindi che per superare questa situazione di impasse serva l’ultima benedizione dei rispettivi leader nazionali dei partiti: Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Fratelli d’Italia potrebbe accettare Damilano, chiedendo però in cambio un maggior peso nella distribuzione dei candidati per il Consiglio comunale prima e nelle eventuali nomine dirigenziali, se il centrodestra dovesse vincere le elezioni.
Nel giorno in cui il centrosinistra sembra aver pigiato il piede sull’acceleratore, con Enzo Lavolta e Igor Boni che hanno formalizzato le loro candidature alle primarie, la risposta decisa e perentoria del centrodestra potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
Ultimi dettagli, poi i partiti ufficializzeranno il candidato sindaco: Paolo Damilano, l’alfiere civico e sostenuto dalla Lega per vincere la partita a scacchi chiamata Torino.