"Il mondo dell'Assistenza Domiciliare lancia il proprio S.O.S.: mancano personale e risorse, negli ultimi dodici mesi altri 3.300 torinesi non autosufficienti hanno dovuto fare a meno delle cure a domicilio erogate dall'ASL. La denuncia arriva dalla Fondazione Promozione Sociale. Tra 2018 e 2019 si era registrato un trend analogo, da 9.300 a 6.500", fa notare Silvio Magliano, Presidente del Gruppo dei Moderati in Consiglio Comunale e a Palazzo Lascaris.
"Le prime vittime di questa tendenza sono, naturalmente, i torinesi il cui diritto alla cura viene negato. Insieme a loro, pagano un prezzo altissimo le famiglie, ormai giunte allo stremo, e gli ospedali, sui quali la pressione cresce ulteriormente, con un ulteriore abbassamento dei tempi di saturazione dei posti disponibili".
"Oggi, nella maggior parte dei casi (sono stati autorizzati solo 14 assegni su 561 tra luglio e l'inizio di ottobre 2020), le richieste di assegni di cura domiciliari vengono respinte. Questa Giunta, scegliendo di garantire solo le prestazioni già erogate senza nuove attivazioni, invece di estenderlo ad altre aree del Piemonte sta facendo spegnere un modello che funziona. Anzi, che funzionava. Qual è la strategia? Qual è l'alternativa proposta? Quali sono le ragioni di questa scelta dalle conseguenze gravissime?".
Poi Magliano affronta anche un altro tema: "Nemmeno il coraggio di rispondere. Neanche il coraggio di difendere e motivare le proprie scelte strategiche e politiche di fronte alla Sala Rossa. L'Assessora Lapietra preferisce la più clamorosa delle fughe. Non si discuterà dunque, lunedì in Consiglio Comunale, la mia interpellanza sulla pedonalizzazione di via San Francesco da Paola, via Des Ambrois e via Fratelli Vasco: una misura che sta letteralmente uccidendo tante attività, rendendo la vita impossibile ai residenti, penalizzando gli uffici dei professionisti".
"L'Assessora, che oggi si rifugia dietro la formula standard della "necessità di ulteriori integrazioni" (il mio atto è stato protocollato un mese fa: quattro settimane non sono bastate? Di quali altre "integrazioni" abbiamo bisogno?), rinvia dunque il momento in cui dovrà rendere conto di una pedonalizzazione che è un vero e proprio insulto a commercianti, residenti ed esercenti. Questa pedonalizzazione altro non è che un'operazione studiata a tavolino con qualche ristoratore della zona che evidentemente, forse vicino al Movimento Cinque Stelle, pensava di aumentare i propri incassi".
"So di attività che hanno visto crollare il proprio fatturato del 75% da quando la pedonalizzazione è in vigore, come se il COVID-19 non fosse abbastanza. Conosco personalmente un'officina che si è dovuta trasferire e che ora paga doppio affitto, senza nemmeno aver ricevuto, da questa Amministrazione, una pur minima proposta di compensazione. Il degrado aumenta, l'illuminazione è insufficiente, certe soluzioni in termini di dehors paiono oggettivamente incompatibili con lo stile urbanistico e architettonico di una via aulica del centro".
"Di fronte a tutto questo, una Giunta inadeguata dal punto di vista politico e amministrativo dimostra di non avere neanche il coraggio di mettere la faccia di fronte al Consiglio e dunque di fronte ai torinesi per rivendicare le proprie scelte", conclude Magliano.