Personaggio tanto fuori dal comune quanto misterioso ed enigmatico, dotato di qualità non riconducibili alla sfera materiale della fisica, consultato nel Novecento da politici, registi e intellettuali, e osannato tutt'oggi da tanti, fedelissimi adepti a Torino e in tutta Italia: il sensitivo Gustavo Adolfo Rol, dopo la ricorrenza dei 25 anni dalla morte (22 settembre 1994), nel 2019, torna a far parlare di sé.
Amici, parenti e suoi ferventi estimatori, riuniti in un attivissimo gruppo Facabook che dallo scorso anno ne promuove la conoscenza anche sui social, hanno infatti lanciato una petizione su Change.org per intitolargli i giardini di Monte Albergian, a Torino. Al momento sono state raccolte circa 210 firme, ma l'obiettivo è di arrivare a 500.
"Per le sue doti umane e l'amore per il prossimo - spiegano i promotori dell'iniziativa -, chiediamo all'amministrazione della città di Torino di ricordarlo e di ricordare il suo vivificante esempio, utile sempre e ancor di più in questi terribili momenti di sofferenza".
La scelta dell'area verde deriva dal fatto che Monte Albergian è anche il nome dato a un battaglione degli alpini, tanto amati da Rol, protagonista di entrambe le guerre mondiali, cui è stata assegnata una medaglia d’argento al valor militare.
Sulla cima di questo monte, facente parte delle Alpi Cozie, in provincia di Torino, è stata posta un croce, "che era per Rol - spiegano - il simbolo al quale sempre si è ispirato per tutta la vita: il suo monogramma col quale firmava i suoi quadri era infatti formato da una R intersecata da una croce".