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Economia e lavoro | 08 dicembre 2020, 19:30

Primo giorno di cashback, ma l'app IO non funziona come dovrebbe (neanche a Torino)

L'accusa del capogruppo dei Moderati Silvio Magliano: "Dove c'è la ministra Pisano si verificano solo disastri"

Primo giorno di cashback, ma l'app IO non funziona come dovrebbe (neanche a Torino)

Il giorno dell'Immacolata, quest'anno, coincide con la partenza del "cashback" di Stato, che dà ufficialmente il via allo shopping in vista delle feste natalizie.

Presentato dal premier Giuseppe Conte a reti unificate durante l'esposizione dell'ultimo Dpcm dicembrino, consiste nella versione "extra" (e anticipata) del piano Italia Cashless che intende - per farla breve - con una "restituzione" del 10% fino a un totale di 150 euro della spesa al consumatore, incentivare l'utilizzo di metodi di pagamento digitali e tracciabili. 

L'iniziativa sarebbe dovuta entrare a regime a gennaio, ma si è voluto giocare d'anticipo anche per incentivare le spese verso esercizi le cui economie sono state compromesse dalla pandemia. 

Il rimborso massimo per ogni singola transazione è di 15 euro, facendo almeno 10 acquisti in un arco di tempo che va dall'8 al 31 dicembre. Si può utilizzare su tutti gli acquisti in modalità elettronica su esercizi possessori di Pos, ma non si può ottenere il cashback su acquisti online.

La restituzione verrà accreditata nei primi mesi del 2021 tramite bonifico, con le credenziali inserite sull’app IO, l'app di PagoPA che è già stata usata per erogare il bonus vacanze, autenticandosi tramite SPID.

Ma sembra che nel Torinese il sistema non stia funzionando alla perfezione. 

A denunciarlo, il capogruppo dei Moderati in Comune e in Regione Silvio Magliano, che afferma: "Sono già innumerevoli gli inconvenienti tecnici che gli utenti riscontrano. Qualcuno si stupisce? A che nome risponde l'attuale Ministra all’Innovazione? Proprio lei, Paola Pisano. Quanto ieri succedeva alle anagrafi di Torino, oggi si verifica a livello nazionale con la nuova applicazione cashback: intoppi su intoppi, problemi su problemi. Utilizzare la app dopo averla scaricata è di fatto impossibile".

E continua, rincarando la dose: "Non si riescono ad aggiungere nuove carte di credito né bancomat. Non si contano i rallentamenti e i problemi di collegamento”.

"Forse i propositi, di per sé condivisibili, di stimolare l'economia e di combattere l'evasione fiscale - conclude - si sarebbero potuti perseguire con modalità tecnicamente migliori. Dopo aver affossato le anagrafi cittadine, l’ex assessora Pisano preferì tagliare la corda, sottraendosi alla prova del consenso dei torinesi. Ora la storia si ripete: cosa farà questa volta, in veste di ministra?".

Redazione

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