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Economia e lavoro | 22 dicembre 2020, 16:08

I lavoratori dell'aeroporto di Caselle scendono in piazza: "Situazione drammatica" [VIDEO]

Tavolo con la Regione alla Vigilia di Natale, Ricca: "Dato che l'investimento del Piemonte sullo scalo torinese è importante, vogliamo fare in modo che tutte le persone che ci lavorano dentro siano tutelate"

Lavoratori AviaPartner e bandiere sindacati

La protesta dei lavoratori AviaPartner

Un tavolo alla Vigilia di Natale per risolvere la vertenza dei dipendenti AviaPartner dell'aeroporto di Caselle. E' quanto promesso dall'assessore alla Sicurezza Fabrizio Ricca ai lavoratori, impiegati nel servizio a terra presso lo scalo torinese.

Sono una cinquantina i lavoratori coinvolti nella vertenza arrivata sotto la sede della Regione Piemonte. "Chiederemo alla società e ai sindacati di sedersi con noi e capire quali sono le intenzioni dell'azienda e di dare risposte che non arrivano ai dipendenti" ha spiegato Ricca. "Quello che ci hanno raccontato questa mattina è drammatico, dato che l'investimento della Regione Piemonte sull'aeroporto di Caselle è importante, vogliamo fare in modo che tutte le persone che ci lavorano dentro siano tutelate", ha concluso l'assessore alla Sicurezza.

Le criticità sollevate dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl riguardano il mancato pagamenti delle ore dei corsi frequentati, la mancata retribuzione delle ore per le visite mediche e i rimborsi viaggio, la disomogenea distribuzione delle ore di servizio durante il periodo di applicazione della cassa integrazione, l'interruzione unilaterale dell'impegno aziendale ad anticipare ai dipendenti interessati il trattamento di integrazione salariale a carico dell'Inps, la decisione di rateizzare in due soluzioni la sedicesima e presunti ritardi nella presentazione delle domande della cassa integrazione in deroga.

Pesa come un macigno la diminuzione delle frequenze sullo scalo derivante dalla nazionalizzazione di Alitalia. La preoccupazione dei sindacati è che la situazione incida sui livelli occupazionali e retributivi degli operatori a terra. Ecco perché, anche alla Vigilia di Natale, si lavorerà per trovare una soluzione.

“Siamo solidali con i lavoratori di Aviapartner che oggi manifestano a Torino e con tutti gli operatori impiegati nei servizi a terra aeroportuali. Condividiamo le preoccupazioni dei sindacati sul futuro occupazionale e retributivo del settore. La nuova Alitalia nazionalizzata dal governo giallo rosso, nonostante i tre miliardi di soldi pubblici incassati appena questa estate, ha ridotto drasticamente la sua presenza anche sullo scalo di Torino e il nuovo piano industriale, presentato prima alla stampa che al Parlamento e ai lavoratori, non lascia ben sperare. Questo atteggiamento si riverbera sulle società di handling, che potrebbero operare significative riduzioni in termini di forza lavoro occupata e di livelli retributivi".

"Per questo ho presentato un ordine del giorno alla legge di bilancio in discussione alla Camera che impegna il Governo ad attivare ogni misura necessaria alla tutela dei lavoratori impiegati nell'attività di assistenza a terra negli aeroporti, anche mediante la prestazione di specifiche garanzie nell'ambito del piano industriale della nuova compagnia aerea interamente pubblica. Sempre in manovra, grazie a un emendamento che la Lega ha presentato sin dai tempi del Cura Italia, sono stati stanziati 500 milioni di euro per il settore aeroportuale, di cui 50 per compensare i prestatori di servizi di assistenza a terra. È un primo passo ma occorre che in un prossimo provvedimento vengano stanziate ulteriori risorse, visto che le perdite di questo settore superano di gran lunga il miliardo di euro”. Lo dichiara la deputata torinese Elena Maccanti, capogruppo della Lega in Commissione Trasporti alla Camera.

Andrea Parisotto

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