Dopo un 2020 contrassegnato dall'emergenza coronavirus, a Moncalieri il nuovo anno si è aperto con le prime vaccinazioni anti Covid all'ospedale Santa Croce.
Era presente anche il sindaco Paolo Montagna: "Ho salutato l’equipe che ha iniziato la somministrazione del vaccino a medici, infermieri e operatori sanitari: la prima linea della lotta contro il virus. Il 2021 si è aperto con una nuova speranza, con l’augurio che il nuovo anno possa restituirci leggerezza e normalità".
Sulla vicenda del vaccino, il sindaco di Moncalieri ha scelto il basso profilo: "Non mi aggiungo all'elenco di coloro che parlano del virus, ergendosi a professori, su quanto va fatto o non fatto per la vaccinazione e quant'altro. Dico che bisogna fare bene e fare in fretta, se devo usare uno slogan". Sulla questione Covid Montagna aggiunge: "Purtroppo
l’emergenza non è finita e servono ancora tempo e responsabilità per uscirne. Le istituzioni devono continuare a lavorare fianco a fianco per garantire una distribuzione efficiente e per portare avanti una grande campagna di sensibilizzazione. Ma ci mettiamo soprattutto la faccia per ribadire che vaccinarsi è un gesto d’amore per se, per la propria famiglia, per la propria Comunità".
In attesa di novità sul fronte dell'ospedale unico, nei giorni scorsi il Comune ha concluso il 2020 cedendo all’Asl To5 il diritto di superficie che servirà a realizzare l’ampliamento del Pronto Soccorso del Santa Croce. "Si tratta di un intervento importante per migliorare il servizio dell'ospedale, che continua ad essere il presidio di riferimento per il nostro territorio", ha spiegato Montagna, che ha ricordato anche l'impegno preso dalla Giunta, con lo stanziamento di 850 mila euro per il secondo lotto della nuova casema dei vigili urbani.
Per l'anno che si è appena aperto, il sindaco di Moncalieri si è posto tre grandi obiettivi: "Concludere i lavori della nuova piscina comunale, quelli per il canale scolmatore e il foro Boario. Vorrei tagliare questi tre nastri nel 2021, perché sono il presente e il futuro di questa comunità per i prossimi decenni". Ma, ovviamente, il "desiderio più grande è mettere alle spalle l'emergenza coronavirus, con l'auspicio che il 2021 sia l'anno della ripartenza della nostra comunità".
"Questo porterebbe nuovi sogni, nuovi stimoli, nuovo entusiasmo, in grado di ricreare emozioni sopite, sospese", ha concluso Montagna. "Il danno più grave di questo Covid, oltre alle morti, è stato soprattutto togliere un anno di vita e di socialità ai più giovani, anno che non potrà essere recuperato. Ecco perché bisogna tornare quanto prima alla normalità".