E’ una difesa strenua e agguerrita delle primarie quella mostrata da Gianna Pentenero, Mauro Salizzoni, Enzo Lavolta e Igor Boni durante il primo dibattito tra candidati del centrosinistra organizzato dall’associazione Rara.
Nonostante l’assenza di Stefano Lo Russo, tra i nomi più accreditati a diventare il candidato sindaco della coalizione, i partecipanti hanno sfruttato il confronto tra di loro per ribadire quanto sia necessario arrivare alla scelta del candidato attraverso quello specifico strumento partecipativo. Una posizione netta, che chiede ai vertici locali di ascoltare le direttive nazionali del Partito Democratico e di non arrivare quindi a una scelta politica, come paventato invece dalla direzione metropolitana del Pd.
“Sì alle primarie, in qualsiasi ufficio postale ci sono 20/30 persone che stanno nella stessa stanza munite di mascherina: possiamo farle in presenza” ha affermato il leader dei Radicali Igor Boni. Una posizione condivisa da Mauro Salizzoni: “Se non c’è unanimità e sintesi politica, sono uno strumento indispensabile e necessario. Non abbiamo trovato una sintesi, quindi le primarie ci sono e devono esserci”.
Chi da mesi aveva messo a disposizione uno strumento digitale per effettuarle online, visti i problemi organizzativi e sanitari legati alla pandemia, è Enzo Lavolta: “Dopo la mia proposta, a distanza di qualche settimana, anche la direzione nazionale del Partito Democratico ha iniziato a lavorare su questa ipotesi. Le primarie online un tentativo di copia della piattaforma Rousseau? Sciocchezze, mi vergognerei di parlare di digitalizzazione o next generation e poi non prende in considerazione questo strumento”.
Più cauta, ma comunque favorevole alle primarie, Gianna Pentenero: “E’ evidente che lo strumento potrebbe rappresentare una possibilità di innovazione ma va definito e perfezionato nelle regole e nelle modalità. Sarebbe bene capire se le elezioni verranno spostate o meno, al fine di per la possibilità di perfezionare e far conoscere il meccanismo ai cittadini”.
I candidati del centrosinistra si sono confrontati su temi come ambiente, fondi europei, trasporti, lavoro e cultura. Singolare la posizione su una possibile alleanza con il M5S al secondo turno, in caso di apparentamento: Boni, Salizzoni e Pentenero hanno chiuso la porta in faccia ai pentastellati, Lavolta si è detto disponibile a prendere in considerazione questa opzione.
“Sono qui per vincere le primarie, voglio offrire la mia storia alla città, dobbiamo ricostruirla insieme. Non esiste un sindaco superman, ma la responsabilità di ciascuno di noi” è l’appello di Boni, mentre Salizzoni, che lunedì si confronterà con Lo Russo, ha ribadito la volontà di competere tramite le primarie: “Ai cittadini dico di partecipare le primarie, scegliete voi il candidato sindaco del centrosinistra”.
“Da un momento cosi difficile si esce solo con competenza e coraggio, facendo rete. Mi piacerebbe che non si mettessero in competizione i bisogni, ma che un fronte ampio possa dare risposte ai bisogni. Stop alle divisioni” è l’appello di Lavolta. “Ho dato disponibilità perché sono donna con esperienza amministrativa che ha avuto la fortuna di fare il sindaco in una realtà minore e l’assessore regionale. Ho competenza ed esperienza che posso mettere al servizio, per proiettare la città in una dimensione europea che esalti le cose belle che Torino ha”, è stata la conclusione della Pentenero.