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Attualità | 01 febbraio 2021, 12:50

Torino ricorda le vittime civili di guerra, Giusta: “Ricostruiremo un tassello di memoria”

L'assessore con delega ai cimiteri annuncia l'intenzione di registrare nella banca dati cimiteriale i nomi incisi sull'ossario del Monumentale grazie agli incroci con gli elenchi delle vittime

immagini della cerimonia al Monumentale

Torino ha ricordato questa mattina le vittime civili della guerra

Torino ha celebrato le proprie 2045 vittime civili di guerra attraverso una cerimonia andata in scena questa mattina davanti al sacrario-ossario eretto al Cimitero Monumentale.

Sull'opera, progettata dall'architetto Mario Oreglia e decorata dallo scultore Franco Garelli, sono incisi tutti i nomi di chi ha perso la vita a causa dei sanguinosi bombardamenti o degli spari dei cecchini durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ed è proprio a partire da quei 2045 nomi che la Città di Torino proverà a ricostruire un pezzo della propria storia: “Quelle vittime - ha annunciato l'assessore con delega ai cimiteri Marco Giustanon risultano nella banca dati cimiteriale: da qui nasce il progetto per la creazione di un registro attraverso l'incrocio tra gli elenchi di nominativi delle vittime di guerra e quelli dei defunti trascritti sui muri del monumento. In questo modo proveremo a ricostruire un tassello di memoria, restituendo dignità a quelle storie”.

Giusta ha poi riflettuto sull'importanza del sacrario: “Le vittime civili - ha aggiunto – sono, da sempre, considerate effetti collaterali dei conflitti o come semplice statistica: luoghi come questo dimostrano l'importanza della memoria come spazio anche fisico e come componente stesso dell'urbanistica”.

Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni membri dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, oltre che di AFC: “Ringraziamo - hanno commentato i primi – chi, ogni anno, si spende per difendere le ragioni della legge istitutiva di questa giornata di ricordo. La stessa è diventata anche un concorso nazionale che coinvolge associazioni e scuole da tutta Italia: queste dimostrazioni ci fanno capire l'alto valore sociale dell'evento”.

Tra le tante storie commemorate, spicca quella delle sorelle Daldosso, rimaste orfane a causa dell'uccisione della madre da parte di un cecchino tedesco nella primavera del 1945.

Marco Berton

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