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Economia e lavoro | 04 febbraio 2021, 10:20

L'impatto sociale si siede tra i banchi: ripartito il corso universitario per formare futuri manager

Dopo il successo della prima edizione torna il percorso di aggiornamento sostenuto dalla Camera di commercio di Torino e Torino Social Impact

Tre persone in piedi sorridenti

Da Sinistra: Mario Calderini, portavoce Torino Social Impact, Elisa Ricciuti, Executive Director Cottino Social Impact Campus e Paolo Biancone, docente e Direttore del Cuap Valutazione Impatto Sociale

L'impatto sociale come bussola per le attività umane del futuro (ma anche del presente). Continua a farsi strada il paradigma che intende accendere i riflettori sugli effetti che imprese e iniziative hanno sul contesto urbano e umano in cui operano. E torna così il Corso universitario, realizzato dal Dipartimento di Management dell’Università degli studi di Torino con il Politecnico di Torino (membri del Comitato per l’imprenditorialità sociale), la Fondazione Piccatti Milanese, la Fondazione Cottino, Tiresia, gli enti di formazione delle Centrali Cooperative (Consorzio Il Nodo per Confcooperative Piemonte Nord e Inforcoop Ecipaa Piemonte per Legacoop Piemonte) e Fondazione Compagnia di San Paolo, parte oggi con 70 nuovi iscritti, dopo i 90 della prima edizione.

Obiettivo del corso è formare enti e organizzazioni del Terzo Settore e imprese sociali ad adottare un approccio strategico alla valutazione e alla gestione dell’impatto sociale generato, in coerenza con le Linee guida del comitato imprenditorialità sociale della Camera di commercio. La formazione è destinata ad organizzazioni del territorio che intendano potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, in particolare ai soggetti che ricoprono ruoli gestionali e manageriali e a coloro che si occupano di rendicontare l’efficacia ed efficienza delle attività in termini sia economico-finanziari che sociali o che sono interessati ad integrare i due aspetti.

Attraverso un approccio didattico ibrido e altamente innovativo, il Cuap fonde approcci teorici e pratici volti all’identificazione delle strategie di Impact Management e alla loro misurazione. Un business case finale completa la condivisione dell’apprendimento tra i partecipanti stessi. Il corso affronta la valutazione di impatto sociale declinata sulla progettualità per l’accesso ai finanziamenti europei, nazionali o locali, sui grandi eventi territoriali, sportivi, culturali, congressuali. Si parte dal presupposto che ogni evento ed azione sistemica porti un cambiamento che può essere misurato e valutato con tecniche specifiche, padroneggiate dai valutatori di impatto.

Al termine del corso sarà possibile ottenere la certificazione, emessa da Cepas, ente certificatore di terza parte, e la relativa iscrizione nel registro nazionale dei Valutatori d’impatto.

Siamo molto soddisfatti – commenta il professor Paolo Biancone, direttore scientifico del corso – l’alto numero di adesioni dimostra che i temi affrontati sono di interesse per il territorio. La prima edizione aveva certificato 84 valutatori di impatto. Novità di questa edizione è la formula completamente online. Vista l’attuale situazione pandemica l’intero corso è stato progettato a distanza, cogliendo anche l’opportunità di portare la cultura della valutazione d’impatto oltre i confini torinesi con una diffusione a livello nazionale”.

Il Cuap è tra le proposte messe in campo dal Centro di Competenza per la Valutazione d’impatto sociale, che ha sede presso la Camera di commercio di Torino ed è a disposizione di tutte le realtà del territorio pubbliche e private, profit e non profit – dichiara Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino – Stiamo realizzando un Centro per il rafforzamento della cultura e delle pratiche valutative, attraverso orientamento, supporto metodologico, formazione, aggiornamento ed allineamento con le metodologie internazionali”.

M.Sci

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