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Economia e lavoro | 06 febbraio 2021, 19:29

Bottero, c'è l'accordo sul trasferimento a Cuneo: un bus per i dipendenti, oppure incentivi all'esodo

Sono 59 i lavoratori coinvolti. Prevista anche l'ipotesi dell'abbonamento al treno pagato dall'azienda

La sede di Trana della Bottero

Trovato l'accordo per i 59 dipendenti della sede di Trana della Bottero

Accordo per la vertenza legata alla Bottero di Trana, azienda che ha deciso di chiudere la sede in provincia di Torino e trasferire tutti i 59 dipendenti presso lo stabilimento di Cuneo. Una prospettiva che aveva fin da subito generato una levata di scudi tra i sindacalisti di Fim e Fiom, che avevano indetto due giorni di sciopero.

Le trattative con l'azienda - anche presso l'Amma di Torino - hanno portato a un'intesa, approvata a larghissima maggioranza dall’assemblea dei lavoratori. L'accordo prevede che nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 30 aprile l’azienda metterà a disposizione dei lavoratori coinvolti nel trasferimento, un servizio di trasporto collettivo in pullman che partirà da Trana in direzione dello stabilimento cuneese. Ma nello stesso tempo, per i lavoratori maggiormente penalizzati dal punto di vista logistico, l’azienda si farà carico di un abbonamento ferroviario per la tratta Torino Cuneo.

Agli stessi lavoratori l’azienda erogherà un importo una tantum di 800 euro che potrebbe arrivare anche a 1200 (somme lorde) a seguito di successive verifiche già programmate tra le parti a trasferimento avvenuto. Per i lavoratori che non intenderanno trasferirsi e che manifesteranno la disponibilità ad una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, sarà riconosciuto un incentivo pari a 20mila euro lordi o, in alternativa, un incentivo pari a 15mila euro lordi più un programma di out-placement del valore di 5000 euro commissionato ad una società specializzata. In questo caso, sussistendo le condizioni previste per legge, di un trasferimento oltre i 50 chilometri e comunque in un luogo non raggiungibile con i mezzi pubblici in un tempo di 80 minuti, i lavoratori avranno accesso alla NASpI e

beneficeranno del previsto sostegno al reddito.

"E’ molto complesso trattare con un’azienda che ha già deciso la chiusura di uno stabilimento in un contesto legislativo che prevede unicamente una comunicazione preventiva - spiega Nicolò Infantino, operatore territoriale Fim Cisl Torino e Canavese -, ciò nonostante, negli incontri che abbiamo svolto, abbiamo cercato di fare del nostro meglio per accompagnare i lavoratori in questo difficile momento di transizione. I lavoratori, riuniti in presidio permanente, hanno atteso gli esiti della trattativa che hanno accolto e votato il verbale che è stato sottoscritto presso l’Amma di Torino".

Massimiliano Sciullo

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