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Eventi | 06 febbraio 2021, 10:45

L'Orchestra Filarmonica di Torino porta in concerto tutti i colori musicali di ieri e di oggi

Appuntamento martedì 9 febbraio, in streaming, con "Rainbow", dove gli archi saranno diretti dal maestro concertatore Sergio Lamberto e da Devid Ceste nel ruolo di solista all'eufonio

Devid Ceste

Devid Ceste_foto di Andrea De Luca

In una stagione improntata al colore come quella lanciata dall’Orchestra Filarmonica di Torino per il 2021, l’appuntamento del 9 febbraio, in streaming sul canale YouTube ufficiale, alle ore 21, invita a non soffermarsi su una tonalità specifica ma ad abbracciare le sfumature dell’intero arcobaleno. 

A cimentarsi con compositori di ieri e di oggi, saranno gli Archi dell’OFT, guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto e da Devid Ceste nel ruolo di solista all'eufonio.

Il primo autore sarà Antonio Vivaldi. Il “Prete rosso”, come veniva chiamato avendo i capelli rossi ed essendo sacerdote (anche se non celebrava messa), è considerato tra i massimi esponenti del barocco musicale ma è stato riscoperto solo nel Novecento. Il suo Concerto per violoncello RV 408 per l’occasione verrà eseguito in una trascrizione per eufonio, in cui il solista esalterà tutte le doti virtuosistiche del suo strumento.

Si passerà poi ad Amilcare Ponchielli. Quella del compositore lombardo, vissuto nel cuore dell’Ottocento, è una carriera che visse momenti di altissima gloria. Dopo la morte, cadde in una progressiva dimenticanza, tanto che ne venne a lungo eseguita solo l’opera La Gioconda. In fase di riscoperta negli ultimi decenni, l’OFT ne propone il Concerto per flicorno basso e banda nella versione per eufonio e archi trascritta per l’occasione da Ceste. 

È invece un brano nuovo di zecca, in prima esecuzione assoluta, la Sarabanda e saltarello del compositore Davide Sanson, composta e dedicata proprio per l’amico Devid Ceste. Sanson accosta l’attività come compositore a quella largamente consolidata come musicista e insegnante (dal 2017 è il preparatore per fiati e percussioni dell’Orchestra Giovanile Italiana a Fiesole ed è docente di Tromba presso il Conservatoire de la Vallée d’Aoste).

L’ultimo brano in programma è il Quintetto n. 2 in sol maggiore op. 77 (esecuzione con orchestra d’archi) che Antonín Dvořák compose intorno al 1875 su ispirazione di grandi maestri come Beethoven, Schubert e Brahms. Sotto la guida del maestro concertatore Sergio Lamberto, gli undici archi eseguiranno la partitura senza alcuna modifica rispetto al quintetto originale. 

Il concerto, così come ogni concerto della stagione, verrà aperto dalla lettura, a cura dell'associazione Liberipensatori “Paul Valéry” e della Scuola Teatro Sergio Tofano, di un breve ed emozionante testo scritto dal giornalista Lorenzo Montanaro e ispirato dal programma musicale e dal quadro Rainbow realizzato dall'artista torinese Elena Giannuzzo appositamente per OFT.

Manuela Marascio

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