A Torino tra il 1868 e il 1872 si svolsero quattro manifestazioni in onore di Gianduja, nel periodo del Carnevale: andarono in scena lungo via Po sottoforma di una pantomima tra rievocazione storica e invenzione, secondo una trama ideata da Giuseppe Giacosa.
Una quinta edizione si svolse poi nel 1893 e coinvolse addiritura 1500 attori in costume.
Nella sua biblioteca di storia e cultura del Piemonte a Palazzo Cisterna, la Città metropolitana di Torino conserva traccia di questi avvenimenti tra le carte del "Fondo Morselli".
Si trovano ad esempio le annate complete 1866-67 de La Gazeta d'Gianduja, bisettimanale di dialoghi e poesie sull'attualità storica, ma anche gli Almanacch (anno 1868 e 1870), calendari a 5 centesimi l'uno e poi lo spartito de La Giandujeide, canzone carnascialesca (parole di Cesare Scotta e musica di Giuseppe Stella) a 50 centesimi.
E non mancano le famose carte che avvolgevano in forma esagonale le piatte caramelle Gianduja che si vendono ancor oggi.
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