La Signora in bianconero deve fare i conti con un profondo rosso. Il protrarsi della pandemia, infatti, ha generato un impatto negativo sui ricavi della Juventus, che ha approvato la semestrale di metà esercizio 2020-2021 con una perdita di oltre 113 milioni di euro.
La Relazione Finanziaria, approvata oggi dal CdA della società, ha quantificato in quasi 40 milioni l'impatto negativo del Covid sulle casse bianconere, soprattutto per i mancati incassi determinanti dalla perdurante chiusura dello Stadium. Il -113,7 milioni è una cifra più che raddoppiata rispetto alla perdita di 50,3 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente.
Questo risultato negativo produce anche la riduzione del patrimonio netto del Gruppo, che al 31 dicembre 2020 è pari a 125,5 milioni di euro contro i 239,2 milioni del 30 giugno 2020. L'incremento della perdita del primo semestre dell'esercizio è sostanzialmente imputabile, precisa la Juventus, a minori ricavi per 64 milioni di euro, correlati a minori proventi da gestione diritti da calciatori (55 milioni) e agli effetti direttamente imputabili alla pandemia sui ricavi da gare e da vendite di prodotti, licenze e altri (39 milioni complessivi); gli effetti negativi sono stati in parte compensati da maggiori proventi per diritti radiotv (27 milioni, correlati al maggior numero di partite di Campionato disputate nel semestre in esame).
Nell'ambito dei ricavi, la Juventus segnala il leggero incremento dei ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, nonché l'aumento dei ricavi dell'e-commerce (+ 60%), che in parte compensa l'inevitabile calo dei ricavi tramite canale dei negozi fisici. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 357,8 milioni con un miglioramento di 27,4 milioni rispetto al 30 giugno 2020 grazie ai flussi positivi della gestione operativa (+16,2 milioni) e dagli incassi legati alle Campagne Trasferimenti: +46,2 milioni netti, di cui 55,2 milioni di euro derivanti dalla cessione prosoluto dei crediti vantati verso società estere.