/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 01 marzo 2021, 07:00

Bullismo a scuola. Quali sono i segnali e come intervenire

Il fenomeno del bullismo nelle scuole è, purtroppo, molto comune. Gli adolescenti, ma anche i bambini, sono sempre più sottoposti ad attacchi diretti, che spesso non vengono colti e fermati da chi di dovere.

Bullismo a scuola. Quali sono i segnali e come intervenire

Il fenomeno del bullismo nelle scuole è, purtroppo, molto comune. Gli adolescenti, ma anche i bambini, sono sempre più sottoposti ad attacchi diretti, che spesso non vengono colti e fermati da chi di dovere. I docenti, infatti, dovrebbero intervenire ogniqualvolta si presentino atteggiamenti denigranti, violenti ed aggressivi, creando così un clima più sereno in aula e vantaggioso per lo studio e l’apprendimento. Sottovalutare un problema del genere potrebbe avere delle conseguenze davvero gravi.

Quali sono i segnali da non sottovalutare nelle scuole

A scuola, come in ogni altro luogo, bisogno tener conto che i ragazzi sono soggetti costantemente a possibili atti di prepotenza e di umiliazione. Dunque, è necessario che gli adulti, in questi casi, abbiano delle doti innate di sensibilità elevata, così come gli insegnati che hanno un ruolo decisivo. Quest’ultimi devono prevedere l’intenzionalità di tali comportamenti, i quali vengono messi in atto quasi sempre in modo volontario. In secondo luogo, è necessario comprendere la sistematicità di queste azioni, che sicuramente verrà ripetuta nel tempo. L’ultima questione da non tralasciare è l’asimmetria di potere che si crea tra la vittima ed il bullo.

Questa può essere dettata dalla differenza di potere, forza fisica, numerosità nel gruppo o semplicemente dall’età. Per questi tanti motivi, la vittima trova difficoltà nel porre fine alle violenze e difendersi in modo adeguato. Gli insegnanti, dunque, devono poter inquadrate al meglio questo fenomeno, per poi essere sicuri di saperti fermare, ma soprattutto prevenire.

Interventi da attuare

Gli insegnati, ma anche gli adulti in generale, devono poter studiare e apprendere le migliori forme di intervento per contrastare gli atti di bullismo. Naturalmente, ciò non porterà ad una riduzione del fenomeno, ma quantomeno potrà evitare un crearsi di situazioni di crisi ed irrecuperabili. Spesso, capiterà che il bullo cerchi un’altra vittima, per cui bisognerà attuare degli interventi mirati e a lungo termine.

L’intervento educativo pianificato è la soluzione migliore da attuare in una classe, affinché si possa prevedere una crescita dell’intero gruppo di studenti. Purtroppo non esistono punizioni che possano scoraggiare gli atti di violenza, dunque, la consapevolezza delle proprie azioni ed il dialogo devono essere le basi su cui partire, sia per gli adolescenti che per i bambini più piccoli. Naturalmente, anche i genitori devono avere un ruolo chiave in queste situazioni. È normale trovarsi impreparati ed impacciati ma non bisogna vere paura di chiedere aiuto. Per iniziare, questo approfondimento a cura della community di papà blogger Super Papà è molto interessante per capire come comportarsi nel caso in cui il proprio figlio faccia il bullo a scuola.

Forme di bullismo

Il bullismo potrebbe anche non presentarsi sempre col solito schema, per cui è importante distinguerne le varie forme. La forma di bullismo diretta è quella più comune, perché comporta un atteggiamento spavaldo e soprattutto privo di bullismo velato. Al contrario, il nullo tende ad aggredire la vittima fisicamente, soprattutto quando quest’ultima diventa ancora più vulnerabile.

La forma verbale è anch’essa molto utilizzata dalle persone violente, che sono solite utilizzare parole offensive, prese in giro e minacce, magari sotto lo sguardo compiaciuto di altri amici dello stesso gruppo. Infatti, bisogna ricordare che i bulli spesso agiscono per dimostrare la propria grandezza a qualcun altro, sentendosi così invincibili. Un’altra forma di bullismo è quella indiretta, che prevede un comportamento velato, che spesso ha il solo scopo di creare esclusione ed isolamento.

È importante specificare che l’ambiente circostante incide in maniera blanda la possibilità di andare incontro ad atti di bullismo, ma è sempre fondamentale conoscere e capire il passato e la psiche dei ragazzi violenti.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium