Dopo un febbraio "sotto controllo", il Covid torna a fare paura in Piemonte e nel Torinese. A partire da questa mattina, infatti, salgono a 22 i Comuni finiti in zona rossa della regione. Di questi, due risultano essere in provincia di Torino: Scalenghe e Bricherasio, che si aggiungono alla già rossa Cavour.
Dopo le chiusure della scorsa settimana, al fine di contenere il dilagare delle varianti, la Regione, e nella fattispecie il Dirmei, il Dipartimento interaziendale Emergenze e malattie infettive, ha infatti valutato di stringere la morsa anche su altri 14 Comuni.
Nel Cuneese quelli della Valle Po (Crissolo, Oncino, Ostana, Paesana, Sanfront, Rifreddo, Gambasca, Martiniana Po, Revello, Envie) insieme a Barge e Bagnolo, in Valle Infernotto, mentre nel Torinese a Bricherasio e Scalenghe, già finite sotto osservazione nei giorni scorsi.
L'inasprimento delle misure di contenimento sarà in vigore a partire dalle 19 di oggi, mercoledì 3 marzo, fino a venerdì 12.
La zona rossa innalza al massimo i provvedimenti: vietato ogni spostamento, anche all’interno del Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Così come sarebbero più stringenti le chiusure delle attività commerciali.
In questi Comuni è sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado ed è disposta la Dad per gli studenti che vivono nell’area, ma frequentano le lezioni in altri comuni non inseriti in zona rossa. Previsto anche il potenziamento del tracciamento attraverso i tamponi e la messa in priorità per la vaccinazione degli anziani over80 domiciliati in zona rossa.
I 14 comuni si aggiungono a Cavour e ad altri 7 comuni della Val Vigezzo, nel Vco, già inseriti in zona rossa nei giorni scorsi, per un totale di 22 comuni in zona rossa in questo momento in Piemonte.