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Eventi | 19 marzo 2021, 10:54

Alda Merini come la Vergine Maria: l'omaggio di Cirko Vertigo per i 90 anni dalla nascita

Sabato 20 marzo sarà trasmesso in streaming lo spettacolo "Magnificat" con Arianna Scommegna, su Niceplatform

Magnificat

Arianna Scommegna in "Magnificat"

In occasione della Giornata mondiale della poesia, il 21 marzo e per i novant'anni dalla nascita di Alda Merini, il Teatro de Gli Incamminati propone su www.niceplatform.eu il suo Magnificat. Protagonista del video, realizzato il 5 marzo 2018 al Teatro Sociale di Brescia, un’intensa Arianna Scommegna, affiancata sulla scena da Giulia Bertasi alla fisarmonica, per la regia di Paolo Bignamini.

Lo spettacolo, della durata di 50 minuti, sarà visibile sulla piattaforma realizzata da Fondazione Cirko Vertigo a partire da sabato 20 marzo alle ore 21

L'attrice restituisce tutta la carnalità, l’intimità e la sorprendente immedesimazione della poetessa milanese nei panni della Vergine Maria, emblema della vastità del divino che trova spazio nel corpo di una ragazzina. Spavento e speranza, sgomento e stupore sono i sentimenti che avvolgono l'animo della futura madre di Dio.

Tale contrasto trova compimento solo nell'accettazione del Mistero. La poesia di Alda Merini riesce infatti a far coesistere lo smarrimento presente, il ricordo dell'innocenza passata e la dolorosa consapevolezza dell'avvenire. Maria è, nel medesimo tempo, se stessa, la ragazzina che era e la madre di Dio che sarà: un cortocircuito vertiginoso e inafferrabile.

Magnificat è un'ode alla poesia, a tutto ciò che, come la poesia, rende l'uomo migliore, eleva il suo spirito, gli cambia pelle per diventare carne immacolata – afferma Arianna Scommegna -. Poter pronunciare e ascoltare le parole di Alda Merini fa bene al cuore, è un atto purificatorio. Ripercorreremo il viaggio di Maria dall'annunciazione fino alla resurrezione del figlio, così come il viaggio della poesia di Alda, dal concepimento dell'opera d'arte che si fa corpo, si stacca dalla fonte generatrice e si trasforma in un dono per tutti gli esseri umani”. 

L’universo di Alda Merini è peculiare ma solo apparentemente riconducibile agli elementi più evidenti che lo compongono e che tutti conosciamo e amiamo – spiega il regista Paolo Bignamini -. La poesia del Magnificat, in particolare, ha una compiutezza, una maturità e un’elevazione tali da imporsi come testo capolavoro, opera irriducibile persino alla grandissima umanità della sua autrice".

E conclude: "La sua Maria è l’altissima Madonna capace di spingersi sul baratro delle più vertiginose contraddizioni del mistero mariano: vergine e madre, serva del disegno di Dio ma di quel disegno grande attrice”.

Manuela Marascio

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