O il M5S Torino fa dei passi indietro, oppure non ci sarà nessun confronto. Così i Giovani Dem del capoluogo replicano alla capogruppo pentastellata Valentina Sganga che domenica, in un’intervista sulla possibile alleanza con il Pd per le Comunali, aveva spiegato come fosse necessario rivolgersi a loro. “A chi – aveva chiarito - era contro l'approvazione del jobs act, a chi ha partecipato ai referendum per l'acqua pubblica, a chi chiedeva maggiore partecipazione alla vita di partito ed è rimasto schiacciato dal desiderio di rivalsa dei quaranta cinquantenni che non hanno mai saputo liberarsi dal giogo dei vecchi notabili democristiani e socialisti".
“Avremmo voluto avere questo tipo di attenzioni -replicano i GD - quando la cancellazione dell'abbonamento per studenti ha aumentato le tariffe del trasporto pubblico, quando è stato spostato il mercato del Libero Scambio, sul quale abbiamo subito esposto le nostre perplessità su modi e metodi, o quando gli interventi contro la cosiddetta "movida" hanno creato un clima spiacevole in città”. Decisioni che i ragazzi reputano “dannose per i nostri coetanei e la nostra città”. “Se mai ci sarà un confronto – aggiunge la Segretaria cittadina Caterina Renna - “dovrà ripartire da questi punti. Il M5S ha ancora sei mesi di governo per rivedere alcune delle cose su cui riteniamo abbiano sbagliato. Vedere concretamente questi passi indietro per noi è indispensabile prima di rispondere a una richiesta di dialogo”.