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Attualità | 24 aprile 2021, 07:00

L’urlo di rabbia dei residenti di via Lugaro: “Murati in casa: un cantiere ci ha tolto la libertà” [VIDEO e FOTO]

L’intervento di Augusto Montaruli (LeU) ha permesso di convocare una commissione sul tema. Chiara Foglietta (Pd) ha presentato un’interpellanza alla sindaca. I residenti: “Hanno calpestato i nostri diritti”

L’urlo di rabbia dei residenti di via Lugaro: “Murati in casa: un cantiere ci ha tolto la libertà” [VIDEO e FOTO]

Murati in casa, senz’aria e senza luce. Come se vivessero in una prigione. E’ quanto pare aver riservato il destino ai residenti di via Lugaro che si affacciano sul cantiere Iren per la realizzazione di un importante impianto di teleriscaldamento con tre grandi serbatoi, non distante dallo scalo Vallino.

"Ci hanno murati in casa"

Dall’oggi al domani, a detta loro senza preavviso e senza troppe comunicazioni, l’arrivo di camion, escavatrici e trivelle ha dato il via all’inizio di un incubo lungo ormai diversi anni. “E’ dal 2019 che sentiamo rumori fortissimi. Qui una volta avevamo alberi, spazi verdi. Ora abbiamo un muro altissimo. Si parla tanto di ecologia e poi…” spiegano i residenti esasperati. 

Vivere di fronte a un muro

Ma cosa significa vivere a ridosso di un muro? “Vuol dire aprire la finestra e trovarsi davanti il cemento. Ogni giorno, chi abita al pian terreno e al primo piano, si affaccia e vede quello”. “E attenzione - spiega Elisabetta Bianchi - questo non è un muro di cinta, provvisorio. E’ una struttura vera e propria. All’interno alzeranno ancora il muro: anche il secondo e terzo piano verranno privati del diritto di vista”.

La scoperta dell'amianto

A peggiorare ulteriormente la situazione, la presenza di amianto “scoperta” dagli stessi inquilini e mai comunicata: “Sono stati avvisatati dall’altro lato, dove c’è lo scalo Vallino. Abbiamo visto decine di sacchi bianchi, con la scritta “A”, che vuol dire amianto”. “Ci siamo detti ‘ma non è cancerogeno?’. Magari potevano avvertire i residenti, dicendo di non tenere le finestre aperte mentre l’amianto sollevato. Questo voleva dire avere a cuore la tutela della nostra salute, ce l’hanno negata”. 

L'incontro con Iren

Murati nei loro condomini, dopo proteste e mobilitazioni, finalmente i residenti avranno un momento di confronto con Iren nei prossimi giorni: “Sono riusciti a capire che probabilmente qualcosa non andava: c’è la possibilità che facciano qualche modifica strutturale, che ci verrà presentata nei prossimi giorni” raccontano i residenti. Un incontro atteso, ma che non cancella la preoccupazione per il futuro (con lo spettro dell’inquinamento acustico) e la rabbia: “Guardate dove viviamo: hanno calpestato i diritti civili, umani, della salute. Questa è la nostra guerra”.

Foglietta-Montaruli, l'intervento della politica

Tra le prime persone a interessarsi di questa situazione, il consigliere della Circoscrizione 8 Augusto Montaruli (LeU): “E’ storia che odora di arroganza, sarebbe bastato il buon senso e cioè coinvolgere in fase progettuale i 'vicini di casa' dell’impianto, ascoltarli e definire insieme le varianti necessarie”. “Purtroppo - prosegue Montaruli - hanno preferito limitarsi al “fake-rendering con il rischio di bloccare tutto a scapito di un utility necessaria e importante per la città ed il quartiere. Spero che la commissione che sarà convocata, come ho chiesto, porti ad una soluzione che possa essere accolta dai residenti di via Lugaro”.

Di certo, la questione verrà sollevata in Consiglio comunale anche da Chiara Foglietta (Pd), che dopo aver effettuato un sopralluogo con i residenti ha presentato un’interpellanza alla sindaca e all’assessore competente: “Vorrei capire se non sarebbe stato più green bonificare l’area in cui sorgerà la mega struttura per accogliervi un parco giochi, una pista ciclabile e un’area cani. Forse sarebbe stato più sensato prevederne la realizzazione a distanza adeguata dai palazzi”.

Stona il fatto che i condomini di via Lugaro non siano stati coinvolti nelle fasi di progettazione: intanto oggi, una struttura che dovrebbe accogliere laboratori didattici e spazi di condivisione, mette in croce i cittadini residenti di prossimità” conclude la vice capogruppo del Partito Democratico.

I residenti di via Lugaro sperano che alle domande seguano risposte. Loro, intanto, ogni giorno continuano a vivere a ridosso di un muro, con tutti i dubbi e le angosce che questo comporta: “Quando lo toglieranno? Quanto si è svalutato ora il mio alloggio? Quando rivedremo la luce?”.

Andrea Parisotto

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