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Attualità | 04 maggio 2021, 19:47

In piazza Statuto 'panettoni' anti clochard: la Città ne ordina la rimozione immediata [VIDEO e FOTO]

“Si tratta di un’iniziativa autonoma dell’amministratore del condominio, non autorizzata da noi” fanno sapere da Palazzo Civico. Un senzatetto: “Chi li ha messi non ne aveva il diritto, dov’è finita l’umanità?”

dissuasori nel centro di torino

In piazza Statuto 'panettoni' anti clochard: la Città ne ordina la rimozione

Non avevano il diritto di fare una cosa così, dov’è finita l’umanità?”. Con queste parole e gli occhi carichi di sconforto, Mario (nome di fantasia) commenta l’installazione di dissuasori anti clochard in piazza Statuto, davanti alla banca Unicredit.

Lui, che ogni giorno posa il suo banchetto di fortuna all’angolo con via Passalacqua e fa partire della musica, sperando di raccogliere qualche moneta, racconta: “Dovevano fare in un altro modo: assistenti sociali, ospedali, tutti i modi che vuoi. Chi era qui poteva essere spostato, ma senza mettere questi dissuasori”.

Le immagini di quelli che i senzatetto chiamano “champignon” o “panettoni” hanno fatto in poche ore il giro del web, dividendo i torinesi tra chi ha definito l’iniziativa come “inumana” e chi, in particolare tra i commercianti, ha accolto l’installazione dei dissuasori con sollievo perché “andare avanti così era impossibile”. "Ora si sono spostati verso i negozi, piazza Statuto sta subendo una colonizzazione mai vista prima: è un disastro, la situazione è scappata di mano" commenta Alberto De Reviziis, commerciante.

Di certo l’installazione dei panettoni non è stata autorizzata da Palazzo Civico: “Si è trattata di un’iniziativa dell’amministratore dello stabile, noi non ne sapevamo niente e non abbiamo dato il via libera. Abbiamo intimato l’immediata rimozione dei dissuasori” fanno sapere dal Comune di Torino.



I dissuasori, 15 blocchi di cemento da 100 kg l’uno, non permettono più ai clochard di dormire sotto i portici di piazza Statuto. ”La vicenda va chiarita al più presto, perché certo i portici non sono solo di chi ha un lavoro e paga le tasse, né in nome del decoro urbano si possono ammettere nuovi Daspo fai da te”, dichiarano il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione, Marco Grimaldi, e il consigliere di Torino in Comune alla circoscrizione 1 Alberto Re.

Tra gli indignati, anche Damiano Carretto (Movimento 4 Ottobre), che ha già chiesto alla sindaca Chiara Appendino di riferire in aula sul caso: “La Soprintendenza ha autorizzato questo schifo (umanamente ed esteticamente) in Piazza Statuto (che a me risulta tutelata)?”.

Tra i meno abbienti che frequentano il centro, al di là di come andrà a finire questa vicenda, rimane lo sconforto: “Questo vuol dire essere arrivati alla fine dell’umanità: secondo me nessuno ha il diritto di mettere un panettone così”, commenta amaro Mario, prima di tornare alla sua postazione e riaccendere la musica.

Andrea Parisotto

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