Emera, la multinazionale francese specializzata nell’assistenza agli anziani ha lanciato, nel 2020, un progetto fotografico che ha coinvolto tutte le sue 23 rsa in Europa e che era rivolto agli ospiti per coinvolgerli e intrattenerli durante l’emergenza da Covid-19. Si chiama "Momenti di vita" e il primo premio è stato assegnato alla residenza Consolata di Grugliasco.
L'iniziativa aveva come obiettivo coinvolgere gli anziani, costretti alla lontananza forzata dai propri parenti a causa delle limitazioni imposte per contenere il contagio da Covid-19, in un’attività creativa che ne valorizzasse le qualità e i percorsi di vita.
E' presto diventato un modo per resistere al lockdown, all’impossibilità di incontrare le persone care e proteggere quanto rimaneva della normalità mentre il mondo all’esterno si fermava per limitare la diffusione del coronavirus.
Gli ospiti hanno potuto prendere parte a vere e proprie sessioni fotografiche, in autonomia o affiancati dai dipendenti delle strutture. Il tema scelto per il concorso è stato quello delle mani, identificate come parte del corpo capace di raccontare la vita di una persona e strumento di contatto e relazione con il prossimo. Ogni residenza ha successivamente esposto le opere al suo interno e nominato una giuria incaricata di scegliere le foto per il concorso a livello europeo.
La giuria, composta dalla fotoreporter Laurence Geai – vincitrice del World Press Photo 2021 (categoria: notizie generali) e dal fotografo professionista Didier Carluccio – e da quattro dipendenti della sede centrale di Emera hanno scelto i tre finalisti. Il concorso è stato vinto dalla foto intitolata “L’unione fa la forza”, realizzata appunto presso la residenza Consolata di Grugliasco, a pochi passi da Torino, mentre il secondo e terzo posto sono stati vinti da due residenze francesi del gruppo.
"Questo progetto ha avuto risultati positivi ed incoraggianti, ha risvegliato emozioni nei residenti e tra i dipendenti – dichiara Nathalie Lejeune, responsabile delle Attività Sociali per Emera – il concorso ha favorito momenti di condivisione e scambio, sottolineando i percorsi e le esperienze di vita degli ospiti sia attraverso i momenti vissuti all’interno della struttura, sia sotto il profilo dei ricordi personali. È stato molto difficile per i componenti della giuria scegliere i finalisti e il vincitore perché ogni scatto illustrava un’emozione che traspariva da un semplice soggetto in bianco e nero. Per Emera la stimolazione delle capacità personali, il mantenimento delle stesse e il coinvolgimento degli ospiti in una vita attiva sono valori importantissimi e questo concorso è stato ideato proprio in questa ottica, assumendo una valenza ancora più significativa nei difficili mesi di lockdown durante i quali sono state vietate le visite e i contatti con il mondo esterno".