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Cultura e spettacoli | 17 maggio 2021, 16:18

Cultura è partecipazione: salgono a 26 gli Enti partner del Polo del ‘900

Quattro i 'nuovi ingressi': Fondazione Bottari Lattes, Arci Torino, Associazione culturale Twitteratura e CESI

Polo del '900

Salgono a 26 gli Enti partner del Polo del ‘900

Scambio d’idee e competenze, collaborazione, co-progettazione, partecipazione e inclusione sono tratti distintivi del Polo del ‘900 che porta a 26 il numero degli Enti partner.

Sono quattro le nuove realtà: Arci Torino con i suoi 65.000 soci e più di 150 realtà associative presenti a Torino e nei comuni limitrofi d’impatto per il coinvolgimento degli under 35; Associazione culturale Twitteratura specializzata in innovativi percorsi di audience engagement e promozione della lettura attraverso il social reading; il Centro Einstein di Studi Internazionali dal 1965 impegnata nell’elaborazione di ricerche, idee, studi, occasioni di dibattito sull’unità europea e mondiale e infine la Fondazione Bottari Lattes che intorno alla figura di Mario Lattes costruisce la sua programmazione culturale, promotrice del prestigioso Premio Internazionale Lattes Grinzane.

Casse di risonanza sul territorio, le nuove realtà con le proprie peculiarità ed esperienze andranno a rafforzare e diversificare il programma culturale del Polo, in rete con gli altri enti, pur non trasferendosi nei Palazzi Juvarriani di Via del Carmine.

La logica di ampliamento della compagine istituzionale del Polo risponde alla necessità di individuare associazioni, istituti e realtà culturali piemontesi che abbiano un imprinting volto all’innovazione civica e culturale. La scelta finale ha tenuto conto della volontà di allargare la rete del Polo oltre i confini di Torino con nuovi presidi culturali sul territorio piemontese e della capacità di saper coinvolgere attivamente gli under 35.

Come spiega Sergio Soavepresidente del Polo del ‘900: "Con il parere convergente del Collegio dei garanti e del Collegio dei soci fondatori, quattro nuovi enti sono stati chiamati a partecipare, sia pure come non residenti, alle attività del ‘Polo del '900’, arricchendo così la compagine complessiva della Fondazione che ora può contare sull'apporto di ben 26 soggetti. La scelta dei nuovi ‘magnifici quattro’ interpreta bene sia il principio della estensione dell'attività sull'intero territorio della Regione Piemonte, sia la volontà di un nuovo rapporto con realtà giovanili che le veda responsabili attive e non passive della programmazione culturale del Polo”.

Essere un ente partner del Polo consente, innanzitutto, di far parte di un ecosistema culturale pur rimanendo autonomi e indipendenti – aggiunge il direttore del Polo del ‘900 Alessandro Bollo – in più permette di sperimentare inediti modelli di collaborazione, di utilizzarne gli spazi, di co-progettare con importanti realtà culturali del territorio e a livello nazionale e di valorizzare i patrimoni archivistici attraverso l’hub 9CentRo. Quindi diamo il benvenuto alle nuove quattro realtà che oggi allargano la famiglia Polo del ‘900, augurando a tutti un proficuo viaggio comune per offrire nuove opportunità culturali a tutta la cittadinanza”.

Andrea Polacchipresidente ARCI Torino: “L’adesione al Polo del ‘900 arriva in un momento cruciale. Dopo un anno di pandemia, i centri culturali e civici, di cui ARCI è ossatura in tutto il Paese, vedono la luce di una riapertura. Il ritorno alla normalità dovrà essere l'occasione per dare nuova centralità alla partecipazione democratica e culturale sul nostro territorio e il percorso di ARCI Torino in seno al Polo mira a perseguire questo obiettivo comune. Entriamo nel Polo del '900 con grande entusiasmo, con rispetto per gli autorevoli enti che ne fanno parte e con grande voglia di collaborare con essi, portando in dote il nostro patrimonio progettuale e culturale presente sul territorio da più di sessant'anni ma sempre proiettato al futuro e ai giovani, come testimonia il nostro ingresso in qualità di socio Under 35".

Antonella Cavallo, presidentessa dell’Associazione culturale Twitteratura "Siamo fieri di essere parte della grande famiglia del Polo del ‘900: un punto di riferimento piemontese per l'innovazione culturale, aspetto fondante del nostro metodo. Al Polo del ‘900 vogliamo portare la nostra esperienza, la nostra visione, il nostro modo di intendere la produzione e promozione culturale, che non possono prescindere dall'innovazione e dalla partecipazione attiva. Sarà un altro entusiasmante viaggio social”.

Il presidente Gianpiero Bordino e il direttore Fulvio Gambotto del Centro Einstein di Studi Internazionali (CESI): “Esprimiamo anzitutto un sentito ringraziamento per l'accoglimento dell'istanza di adesione e, in secondo luogo, il nostro convinto impegno di attiva partecipazione agli obiettivi e alle attività comuni, in collaborazione con tutti gli altri soggetti aderenti al Polo del '900, in coerenza e continuità con gli orientamenti già peraltro di fatto praticati negli ultimi anni. Il CESI contribuirà, secondo le sue specifiche vocazioni, competenze e risorse, e con particolare riferimento alle tematiche europee e mondiali, all'attività di riflessione, progettazione e realizzazione dei progetti comuni, nel quadro delle regole statutarie e delle strategie condivise”.

Caterina Bottari Lattes, presidente Fondazione Bottari Latte e Mario Guglielminetti, direttore marketing: “Siamo felici e onorati di entrare a fare parte della grande rete culturale del Polo del ‘900.Questo ingresso ci spinge ulteriormente verso quegli obiettivi condivisi che da sempre guidano la Fondazione Bottari Lattes, quali la promozione della crescita civile e culturale, con particolare attenzione alle generazioni future, a partire dalle riflessioni sulla società contemporanea e la storia recente. Il tutto avendo sempre come faro ispiratore la figura di Mario Lattes, esponente culturale di spicco della seconda metà del Novecento, editore, scrittore, pittore, che con la sua rivista ‘Questioni’ riunì attorno a sé intellettuali e pensatori per ragionare sul presente e la sua complessità, autore anche del ‘Ghetto di Varsavia’, testo fondamentale per comprendere una parte della Storia che non va dimenticata”.

comunicato stampa

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