Ripartire dagli atti gentili per ritrovare l'umanità nel quotidiano e la speranza in mezzo alle brutture del contemporaneo. E' questo lo spirito con cui un intero quartiere, Nizza Millefonti, si prepara ad accogliere la prima edizione del Festival della Gentilezza, ideato dall'attrice Stefania Rosso della compagnia Liberipensatori Paul Valéry, in programma dal 1° al 6 giugno.
Si tratta di una delle azioni del progetto Civic.H – Il Quartiere della Gentilezza, promosso da Cooperativa Lancillotto – Casa del Quartiere Barrito e Fondazione per l’architettura / Torino e Eataly, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e il patrocinio di Comune, Regione e Circoscrizione 8, che ha l’obiettivo di promuovere l’educazione allo spazio pubblico e di creare una cultura basata sull'aggregazione, la fruizione della bellezza e la responsabilità.
"L'idea è nata ben prima della pandemia -, spiega Stefania Rosso, che del festival è la direttrice artistica -. Cercavamo qualcosa che ci rappresentasse e in cui riconoscerci in mezzo alle brutture e l'aggressività ormai diffuse in maniera dilagante a Torino e non solo. Di fronte all'indifferenza, alla mancanza di rispetto e al cinismo, la gentilezza non va vista come rassegnazione o una sottomissione. Anzi, è una scelta coraggiosa, tradotta in piccoli gesti che rendono la vita più piacevole”.
Un agire gentile e contagioso, quindi, che invita gli abitanti a uscire di casa assaporando l'estate in arrivo, sempre nel rispetto delle norme anti-Covid, e godere di un'arte diffusa per le strade, dal vivo, abbracciando lo "sviluppo di comunità in un territorio abituato a convivere con i bisogni reali delle persone", come ricorda Luca Salomone del Barrito, che qualche mese fa aveva installato le prime "panchine della gentilezza" anticipatrici della manifestazione.
Tutti i giorni, dalle 18, saranno attivi dieci spazi - concordati con l’associazione di commercianti Sul Filo di via Nizza -, che accoglieranno flash mob di teatro, cantautorato, fotografia, pittura, danza, food, editoria, circo, architettura coinvolgendo di oltre 30 artisti (Anna Castiglia, Protto, Luigi Colasanto, Benedetta Borrelli, Francesca Gattuso, Chiara Trevisan, GIOCO, Matteo Marra, Francesco Bevacqua, Pedar, Vittorio Campanella, Vea, Ella Nadí, Paolo Vaccaro, Cheriach Re, Rossana De Pace, Narratore Urbano, Tasso, Erricocantamale, Maddalena Beltrami, Morgana Morandi, Ana Flavia, Vittorio Calisi, gli artisti della Gypsy Musical Academy).
Sempre dalla 18 sarà possibile partecipare (gratuitamente con prenotazione all’email festivalgentilezza21@gmail.com o con sms/whatsapp ai numeri 389.0436933 - 349.7064426) alle camminate urbane curate da Giorgio Olmoti, Maria Bucci, Ida Bonfiglio e Grazia Carioscia. Nove tappe lungo l’asse di via Nizza da piazza Carducci a Eataly e il piazzale antistante l’Or-TO, pensate come racconto di un territorio che si riscopre gentile e torna a farsi conoscere dopo oltre un anno di pandemia e limitazione degli spazi pubblici.
Gli eventi serali saranno poi ospitati al Barrito (piazza Gabotto/via Tepice 23) a partire dalle 20, con la possibilità di cenare (su prenotazione). Si comincia il 1° giugno con Naxariis (parola che in somalo significa "gentilezza"), spettacolo teatrale di e con Chiara Bosco (Doppeltraum Teatro), Serena Bavo (Tékhnè Teatro), Camilla Bassetti (Brut ma Bun), Silvia Mercuriati (Progetto Zoran) e la stessa Stefania Rosso, per proseguire con Elena Ruzza e il suo racconto di migrazioni e radici contadine, Terraterra, il 2.
Il 3 tocca ad Anna Castiglia e Protto, in concerto, che passano la palla il 4 al quartetto World Jazz Twombao, con Matteo Castellan (pianoforte e fisarmonica), Luigi “Giotto” Napolitano (tromba, flicorno), Veronica Perego (contrabbasso), Mario Bracco (batteria). Si prosegue il 5 con Berlin Cabaret, spettacolo con Chiara Rosso alla voce e Clara Dutto al pianoforte, affiancate da Laura Lamberti alle coreografie: un tuffo in epoche passate, che alleggerisce il cuore e fa viaggiare la mente tra le atmosfere del secolo scorso. Il festival termina quindi domenica 6 con l’omaggio a Francesco Guccini Io non perdono e tocco del cantautore Federico Sirianni.