"La vittoria di Lo Russo avviene sulle macerie che lui ha contribuito a creare: in questi 5 anni il suo obiettivo non è stato recuperare consenso, ma farlo perdere a noi". È questo il duro commento della capogruppo del M5S Valentina Sganga sulle Primarie, che hanno visto trionfare come candidato sindaco del centrosinistra l'attuale capogruppo del Pd in Sala Rossa.
Questo weekend si sono recati ai seggi dem poco più di 11.300 persone, contro le oltre 53mila che andarono nel 2011 quando si impose Piero Fassino. Un calo che per Sganga deve essere "un bagno di realtà, che speriamo faccia cambiar rotta a Lo Russo e accoliti".
"Lo Russo ha avvelenato tutto con la rivalità"
Per la capogruppo pentastellata il neo candidato sindaco "ha avvelenato tutto con la rivalità". "Ora - aggiunge - siamo tutti qui a guardare zone delle città, quasi tutta la periferia nord, dove loro non toccano palla, mentre la destra dilaga". E proprio alle periferie punta nuovamente a rivolgersi il M5S, proponendo "un percorso di sicurezza sociale e non solo di sicurezza militare" .
"I dirigenti dem parlano già di ballottaggio, ma visti i risultati del Pd, forse saranno loro a dover decidere se sostenerci o schierarsi con Damilano, che per certi versi è il candidato ideale di uno come Lo Russo, ma non certo degli elettori del centrosinistra che penso meritino di meglio" conclude la pentastellata.
No ad intese anche da Andrea Russi
E ribadisce il no ad intese Pd-M5S al secondo turno anche l'altro candidato a sindaco del Movimento Andrea Russi. "Se fossero esistiti - spiega - i presupposti per poter intraprendere un percorso comune, questi si sarebbero dovuti concretizzare subito".
"Dopo i risultati delle Primarie si apre per noi una grandissima opportunità. Il M5S ha tutte le possibilità di poter raggiungere il secondo turno e di ottenere un risultato importante" conclude Russi.