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Politica | 15 giugno 2021, 18:24

Amazon a Orbassano. Grimaldi (LUV): "195.000 mq passeranno da destinazione agricola a produttiva"

"La Regione purtroppo tace e rilancia la palla in tribuna"

Amazon a Orbassano. Grimaldi (LUV): "195.000 mq passeranno da destinazione agricola a produttiva"

A Orbassano il nuovo progetto di un polo logistico Amazon prevede una variante di piano regolatore che trasformerà un lotto di 195.000 mq (circa 20 campi da calcio) da destinazione agricola a produttiva. È possibile un tale cambio di destinazione? Che fine ha fatto lo stop al consumo di suolo? Purtroppo è possibile se le aree libere hanno già una destinazione edificabile e il piano regolatore di Orbassano non ha al suo interno la classificazione delle aree in 'dense, libere e di transizione'. Eppure, mentre a Orbassano si asfaltano prati per fare spazio ad Amazon in assenza di un regolamento che lo impedisce, a Collegno il Comune vota una delibera con cui esprime parere negativo alla perimetrazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive, che prevede che l'intero territorio comunale rientri nel bacino di estrazione e realizzazione delle cave”, dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, che oggi ha discusso in Aula il suo question time sulla vicenda di Orbassano.

Ho raccontato tutto questo per dire alcune cose - prosegue Grimaldi - La prima è che i Comuni possono agire in maniera virtuosa e decisa, aggiornare i propri piani regolatori e salvaguardare con i propri atti i terreni agricoli e le aree libere, anche in opposizione alle scelte della Regione (che tuttavia, una volta definitive, prevarranno). La seconda è che una programmazione più ampia di queste politiche, con l'obiettivo di ridurre a zero il consumo di suolo e salvaguardare il territorio agricolo, era in capo alle defunte Province e non è stato efficacemente raccolto dalle Città Metropolitane. La sintesi è che non c'è progettazione né dibattito pubblico, ma ogni Comune è lasciato a sé, su un tema che ha a che fare con la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico e riguarda tutti noi. Tutto è purtroppo possibile se non cambia il quadro normativo e la competenza della salvaguardia del suolo non diventa una priorità della politica nazionale, ma tutto diventa possibile anche se la Regione, come ha dichiarato quest’oggi il Vicepresidente Fabio Carosso, decide di non intervenire per far valere la sua funzione di programmazione e di lasciare i Comuni in balìa di multinazionali e oneri di compensazione ambientale di cui è spesso difficile valutare il reale impatto”.

comunicato stampa

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