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Attualità | 16 giugno 2021, 14:00

Torino senza torinesi: come si ripensa una città con sempre meno persone che la abitano?

Su questi temi, che dal 2015 riguardano tutta l'Italia, si interrogheranno gli esperti che si ritrovano al Politecnico per la Conferenza Nazionale della Società Italiana degli Urbanisti, dal 16 al 18 giugno

neonato abbracciato alla mamma

Torino da tempo mostra segni di "contrazione" demografica

Torino senza torinesi. Non è un modo di dire, ma l'indicazione che proviene dalle rilevazioni demografiche più recenti: all'ombra della Mole la decrescita è continua, la popolazione diventa più anziana e nascono meno bambini. D'altra parte, si tratta di un fenomeno non solo sabaudo: tutta Italia, ormai dal 2015, è in contrazione demografica.

Ecco perché, accanto all'aspetto puramente socio-economico, è necessario valutare anche gli aspetti legati all'urbanistica: agli spazi, agli edifici e alla concezione delle aree da costruire o da manutenere in futuro. Proprio l'argomento della 23esima edizione della Conferenza Nazionale della Società Italiana degli Urbanisti, organizzata dal DIST - Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico e dell’Università degli Studi di Torino, per riflettere con esperti e giovani ricercatori sul futuro del governo del territorio.

L'appuntamento è fissato dal 16 al 18 giugno con “Downscaling, Rightsizing”. L'obiettivo è proprio quello di individuare (e consigliare a chi prende le decisioni) politiche e tecniche per ridimensionare, riorganizzare, ricrescere: politiche urbane e territoriali, tecniche urbanistiche, modelli di governance, piani per la rigenerazione e la resilienza, per l’abitare, per una nuova accessibilità, innovazione tecnologica e molto altro.

Con più di 250 relatori presenti alla Conferenza, la comunità dell’urbanistica vuole fornire le risposte per trasformare il calo demografico in un percorso di innovazione territoriale, a partire dai casi studio della Germania e del Giappone, paesi che da anni convivono con la decrescita e lo spopolamento e con cui il DIST ha una robusta collaborazione scientifica nel campo del planning. La stessa città di Torino è un caso studio internazionale e, a livello italiano, la prima grande città italiana a disegnare un nuovo piano regolatore e documenti programmatici tenendo conto della contrazione demografica. Di questo tema in particolare si occuperà il workshop per dottorandi e giovani ricercatori YoungerSIU – “Pianificare la ‘città in contrazione’. Pratiche di ricerca e traiettorie progettuali” (15-16 giugno) - organizzato in partnership con Torino Urban Lab – che precede la Conferenza.


La decrescita demografica non è una congiuntura, ma una fase storica che ci mette davanti a scelte politiche – commenta la professoressa Claudia Cassatella, docente di Urbanistica presso il DIST e Responsabile scientifico della Conferenza SIU 2020-21 - È un’opportunità di cambiamento epocale. Possiamo fermare il consumo di suolo e riqualificare l’esistente, ma anche riorganizzare i servizi e impostare le trasformazioni su nuovi parametri qualitativi. Per favorire una transizione verde e equa e affrontare le criticità dello spopolamento e dell’abbandono occorrono più che mai programmazione e pianificazione. Servono competenze di governo del territorio, come quelle degli urbanisti, che vogliono contribuire a trasformare questa fase in un’opportunità di innovazione”.

M.Sci

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