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Cultura e spettacoli | 01 luglio 2021, 12:00

Dal 2 luglio la rassegna 'Metamorfosi' illumina la Reggia di Venaria

Dalle ore 18.30 concerti e performance nei Giardini della Reggia, alle ore 20 Ovidio e altre storie, poi Il Castello di Narciso con Sonia Bergamasco e Emanuele Arciuli al Tempio di Diana

foto di repertorio

Dal 2 luglio la rassegna 'Metamorfosi' illumina la Reggia di Venaria

Inizia la rassegna Metamorfosi alla Reggia di Venaria, che fino al 3 agosto animerà gli spazi esterni della Residenza Sabauda - in particolare i Giardini e il Cortile delle Carrozze - con concerti, performance di danza ed esibizioni teatrali.

Frutto della collaborazione fra il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, la Fondazione Piemonte dal Vivo, coordinatore artistico della manifestazione, la Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa, la Filarmonica TRT e la Fondazione Via Maestra di Venaria Reale, l’intenso programma di 39 spettacoli segue il filo conduttore della proposta culturale 2021 della Reggia di Venaria, ispirata al tema Green e interamente dedicata al rapporto tra uomo e natura, alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del paesaggio.

La rassegna estiva della Reggia di Venaria arriva nel momento storico in cui ne abbiamo tutti più bisogno. Dopo un anno e mezzo, senza concerti, cinema, teatri, musica dal vivo, senza la bellezza, l’energia e la carica che ci dà l’incontro con l’arte, adesso desideriamo far ripartire di nuovo tutte le nostre più vivaci energie. Sarà l’estate della linfa: troveremo linfa negli stimoli, nell’arte, negli incontri. In quella natura condivisa che ci fa ripensare e ritrovare nuovi.

Venerdì 2 e sabato 3 luglio i concerti di musica classica dei giovani talenti dell’Unione Musicale di Torino accolgono lo spettatore a Cascina Medici del Vascello, a partire dalle ore 18.30, spaziando tra una pluralità di generi e autori, per godersi l’ora dell’aperitivo in completo relax. Nel primo fine settimana di Metamorfosi, le dolci melodie del programma “Soirée de la fin du siècle” con musiche di Massenet, Fauré, Elgar vedono impegnati il duo Rossella Tucci al violino e Gianmarco Moneti al pianoforte mentre sabato i ritmi sinuosi del tango prendono il sopravvento con un programma “da Gardel a Piazzolla”, con i musicisti Yulia Verbitskaya (violino), Matteo Gorrea (contrabbasso), David Pecetto (bandoneon) e Glenda Cantone (pianoforte).

Il Giardino delle Rose si anima invece alle ore 19.15 con la danza contemporanea, con un inno all’acqua della compagnia Tecnologia Filosofica. Venerdì e sabato SinfoniaH20, con Francesca Cinalli, Paolo De Santis, Aldo Torta è un rito sonoro, una sinfonia danzata in quattro movimenti, per celebrare l'elemento acqua risorsa preziosa di vita e rigenerazione: un'occasione per meditare tra suono e danza sui temi del cambiamento globale.

Il programma prosegue con il primo dei cinque appuntamenti del ciclo Metamorfosi. Ovidio e altre storie, appositamente ideati da TPE per i Giardini della ReggiaIl 2 e il 3 luglio alle ore 20.00 presso i Resti del Tempio di Diana va in scena Il Castello di Narciso con Sonia Bergamasco, attrice di primissimo piano nel panorama nazionale - che ha recentemente presentato Resurrexit Cassandra al Teatro Astra - ed il pianista Emanuele Arciuli, non nuovo ai Giardini della Venaria poiché si esibì nel concerto della Michael Nyman Band in occasione della loro riapertura al pubblico nel 2007. Lo spettacolo è l’inizio di un possibile racconto in cui si impigliano voci antiche e nuove e le immagini di un mito senza tempo: quello di Narciso, che nei secoli ha ispirato pittori, poeti, scrittori, musicisti, psicologi e psicoanalisti, antropologi e studiosi di scienze sociali.

Narciso nasce bellissimo dalla divinità fluviale Cefiso e dalla ninfa Liriope. L'indovino Tiresia gli predice lunga vita ed eterna bellezza, a condizione che il giovinetto non veda mai il proprio volto. Resta così un adolescente splendido e selvaggio che sdegna l’amore, ama cacciare e cavalcare da solo nelle foreste. La più bella delle ninfe, Eco, si innamora perdutamente di lui. Incomincia a seguirlo da lontano ma invano. Poco a poco si strugge fino a svanire e ridursi al suono della propria voce che lo chiama invano dalle pareti della caverna dove si è ritirata.

Gli dei intervengono per punire tanta ingratitudine. Narciso vede per la prima volta riflessa nell'acqua limpida l'immagine del proprio viso. Si innamora perdutamente di quel bellissimo giovinetto. Torna di continuo al ruscello per rivederlo. Tende la mano per toccarlo, ma ogni volta la superficie dell'acqua s'increspa e l'immagine svanisce. Finché un giorno si sporge, perde l’equilibrio e cade nelle acque che si richiudono sopra di lui. Il suo corpo è trasformato in un fiore giallo e profumato che porterà per sempre il suo nome.

Sonia Bergamasco e il maestro Emanuele Arciuli dialogano in questa cornice sognante di acque, pietre, piante. E a partire dalla versione leggendaria del mito di Narciso – quella di Ovidio – propone una sequenza di variazioni poetiche e musicali sul tema: da Shakespeare a Morton Feldman, da Oscar Wilde a Philip Glass, da Sylvia Plath a Caravaggio. Per ripercorrere insieme i contorni di una storia che ci riguarda e in cui ci specchiamo, costantemente. L’ideazione scenica dello spettacolo è a cura di Nicolas Bovey.

comunicato stampa

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