Le Associazioni datoriali piemontesi - Agci, ANCE Piemonte e Valle d’Aosta Casartigiani Piemonte, CIA, CNA Piemonte, Confapi Piemonte, Confartigianato Imprese Piemonte, Confcooperative Piemonte, Confcommercio Piemonte, Confesercenti Piemonte, Confindustria Piemonte, Legacoop Piemonte – hanno scritto al Presidente della Regione Piemonte Cirio, agli Assessori Regionali Gabusi e Tronzano e ai Parlamentari piemontesi per richiamare l’attenzione sull’aumento del costo delle materie prime, problematica che sta mettendo in seria difficoltà le imprese.
Il settore delle costruzioni, già pesantemente colpito dalla crisi economica iniziata nel 2008 e successivamente dalla pandemia, rischia di perdere anche i benefici derivanti dal Superbonus a causa dell’incremento dei prezzi dei materiali e della loro irreperibilità.
Tale aumento, registrato a partire da dicembre 2020, influisce in modo significativo sull’andamento economico dei contratti in essere, che non possono godere di forme di revisione dei prezzi, avrà effetti sulle future gare di appalto che andranno deserte in quanto le imprese non avranno margini di redditività, e analogamente penalizza il comparto dei lavori privati.
Le Associazioni hanno chiesto alla Regione Piemonte un ruolo proattivo per riconoscere la variazione dei prezzi, attraverso l’accelerazione normativa che preveda meccanismi rapidi di ristoro adeguati e il riallineamento ai valori di mercato, con la reintroduzione per le stazioni appaltanti della possibilità di recuperare e utilizzare le risorse dei ribassi d’asta.
Ai Parlamentari piemontesi hanno chiesto anche la promozione di un provvedimento normativo che porti le Regioni ad una revisione immediata del prezzario delle opere pubbliche.