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Attualità | 30 luglio 2021, 10:30

Trans rifiutati ai colloqui di lavoro: a Torino arriva il job day con le imprese

La cooperativa Almaterra ha vinto il bando pubblicato dalla Città per favorire l'occupazione dei transgender, fortemente discriminati in questo campo

La sindaca Chiara Appendino al gay pride 2018

La sindaca Chiara Appendino al gay pride 2018

Favorire l’occupazione di transessuali e transgender, spesso a rischio di discriminazione lavorativa. E' questo l’obiettivo del bando, promosso negli scorsi mesi dal Comune di Torino, vinto dal partenariato guidato  guidato dall’Associazione Almaterra e con partner l’Associazione Arteria, l’Associazione Maurice e l’Associazione Consaf.

Il 45% dei trans respinto ai colloqui per il proprio orientamento sessuale

Secondo una ricerca condotta nel 2014 da Arcigay e MIT - Movimento Identità Transessuali, infatti, il 13% delle persone gay e lesbiche ha visto respinta una propria candidatura ad un colloquio di lavoro a causa del proprio orientamento sessuale; questa percentuale sale vertiginosamente al 45% per le persone transessuali.

Previsti momenti di formazione e un "job day" con le imprese

Numeri pesanti che aveva spinto la Città a pubblicare l’avviso. Il progetto vincente prevede l’organizzazione di due momenti di formazione/informazione rivolti a potenziali datori di lavoro dell’imprenditoria e del terzo settore; la creazione di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione social; la costruzione di un “job day” in cui far incontrare imprese (del privato e del terzo settore) e persone trans per facilitare l’incontro e contribuire ad abbattere stereotipi e luoghi comuni.

Giusta: "Rompere i pregiudizi di accesso al mondo del lavoro è fondamentale"

 “Alla vigilia della ripartenza, - spiega l’assessore alle pari opportunità Marco Giusta - è ancora più importante questo progetto proprio perché non solo non possiamo lasciare nessuno indietro, ma anzi, abbiamo bisogno di liberare tutte le energie e i talenti potenziali. Rompere i pregiudizi e gli stereotipi all’accesso al mondo del lavoro è sicuramente fondamentale”.

Il progetto verrà realizzato grazie a un contributo di 6 mila, a copertura del 78% delle spese complessive previste, e si concluderà entro il 31 dicembre 2021.

Cinzia Gatti

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