I risultati del primo semestre 2021 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all’epidemia da Covid-19 e sono pienamente in linea con il conseguimento di 4 miliardi di euro di utile netto minimo per l’anno.
I risultati del semestre riflettono la redditività sostenibile derivante dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità, dal modello di business resiliente e ben diversificato, dalla flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi e dalla qualità dell’attivo di Intesa Sanpaolo, caratteristiche che hanno permesso di mitigare efficacemente l’impatto nello scenario avverso dello stress test eba/bce 2021 e che si traducono in un basso profilo di rischio a presidio del supporto del gruppo all’italia, anche con l’impegno a diventare un punto di riferimento in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale.
La generazione di valore per tutti gli stakeholder verrà accresciuta dalle sinergie previste per oltre 1 miliardo di euro derivanti dalla fusione di Ubi banca realizzata con successo senza costi sociali e dagli oltre 6 miliardi nel 2020 e oltre 300 milioni nel 1° sem. 2021, a valere sull’utile ante imposte, che il gruppo ha destinato all’ulteriore rafforzamento della sostenibilità dei risultati.
Proprio in questo periodo sono state circa 79.000 le persone del gruppo in smartworking e ottimizzazione del modello distributivo, con la razionalizzazione del numero di filiali, la partnership strategica banca 5 - sisalpay (mooney) e la maggioranza dei clienti che verrà servita tramite i canali alternativi.
Gli altri numeri della semestrale raccontano di una elevata patrimonializzazione, largamente superiore ai requisiti normativi anche nello scenario avverso dello stress test eba/bce 2021: common equity tier 1 ratio pro-forma a regime al 15,7% deducendo dal capitale € 2.116 mln di dividendi maturati nel 1° sem. 2021. Utile netto a € 3.023 mln, in crescita del 17,8% vs 1° sem. 2020. Risultato della gestione operativa in aumento del 5,9% vs 1° sem. 2020. Miglioramento della qualità del credito: riduzione dei crediti deteriorati lordi del 7,6% vs fine 2020 e di circa € 33 mld da fine 2017 superando di circa € 7 mld l’obiettivo di riduzione di € 26 mld previsto per l’intero quadriennio del piano di impresa 2018-2021; incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi al 4,1% al lordo delle rettifiche e al 2,1% al netto.
Il costo del rischio del 1° sem. 2021 annualizzato sceso a 43 centesimi di punto. Intesa sanpaolo è un acceleratore della crescita dell’economia reale in italia: circa € 37 mld di nuovo credito a medio-lungo termine a famiglie e imprese del paese nel 1° sem. 2021; circa 5.000 aziende riportate in bonis nel 1° sem. 2021 e circa 128.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 25.000 e 640.000 posti di lavoro; resi disponibili dal gruppo oltre € 400 miliardi di finanziamenti a medio-lungo termine per imprese e famiglie a supporto del piano di ripresa e resilienza italiano.