Che non sono stati mesi semplici per il mercato del lavoro, anche e soprattutto a causa della pandemia e dei suoi effetti socio-economici, lo dicono i cambiamenti repentini nelle professioni più richieste, nella tipologia di contratti proposti, nei salari medi, nell’accesso a misure a sostegno dell’occupazione (come cassa integrazione, eccetera) messi a disposizione dai vari governi che ogni analisi di settore non ha potuto fare a meno di notare. Cosa dovrebbe sapere, insomma, chi intende lavorare a Torino e cosa potrebbe aiutarlo, soprattutto, nella ricerca di una nuova o della sua prima occupazione?
Opportunità per lavorare a Torino nel 2021: quali sono le migliori
Partiamo dall’ultimo aspetto: visto quanto complesso può risultare oggi andare alla ricerca di annunci di lavoro adatti al proprio percorso di studio o alle proprie esperienze pregresse, mai si dovrebbe rinunciare all’ausilio che viene dalla Rete e, più nello specifico, da motori di ricerca e portali tematici come Cerca Lavoro. Al loro interno si trovano infatti gli annunci di lavoro più recenti, organizzati per categorie e con la possibilità di selezionare solo campi, mansioni o tipi di contratto a cui si è realmente interessati. Sono, però, anche un ottimo luogo dove restare aggiornati su cosa si muove nel mercato del lavoro e in che direzione: è qui, per esempio, che si può scoprire regione per regione quali siano le professioni e le specializzazioni che i datori di lavoro più ricercano, qual è la paga media prevista di caso in caso e farsi un’idea sulla base di queste informazioni di quanto a buon fine possa andare il proprio progetto di lavorare a Torino.
Le notizie sono, per il capoluogo piemontese e per la sua forza lavoro, migliori che per molte altre città italiane. Secondo un’indagine svolta da InfoJobs, infatti, nel 2020 il Piemonte ha visto diminuire solo del 19% la quantità di offerte di lavoro disponibili, contro una media del 24% a livello nazionale. Ancora oggi copre, così, oltre l’8% del totale delle offerte di lavoro disponibili su tutto il territorio nazionale ed è quarto in classifica dopo regioni come la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto. Trasferirsi in Piemonte è ancora, insomma, un’ottima scelta per la propria carriera, soprattutto se si sceglie di lavorare a Torino dove secondo la stessa indagine sono concentrate oltre la metà (il 55.5%) delle offerte di lavoro provenienti da tutte le provincie piemontesi.
Cosa cercano, però, le aziende locali e quali sono le professioni più richieste a Torino? Si può rispondere a questa domanda partendo dal macro-scenario nazionale che vede la top ten dei professionisti al momento più corteggiati dalle aziende italiane comporsi di infermieri e professionisti sanitari qualificati, medici, software engineer e analisti software, sistemisti e tecnici di Rete ma, anche, esperti di e-commerce e addetti alle vendite digitali. A calarsi di più nel territorio, però, viene fuori che le aziende torinesi sono alla ricerca soprattutto di operai (le offerte di lavoro per questa mansione coprono da sole oltre un quinto del totale), di addetti alla logistica e ai magazzini (11.3%) e amministratori e contabili (8.1%). Un po’ a sorpresa cresce nella regione anche la ricerca di professionisti dell’edilizia e dell’immobiliare (+20.6% nel 2020).